Inceneritore, ricorso al Tar Lombardi contro la Provincia

Ricorso al Tar contro l’appalto del termovalorizzatore aggiudicato dalla Provincia. Lo hanno presentato gli imprenditori Lombardi e De Vizia, che hanno visto la loro offerta battuta da quella dell’ati Daneco-Rainone-Acmar. Un nuovo ostacolo sulla strada per la realizzazione dell’impianto, dopo la variante urbanistica del Comune sui suoli di Cupa Siglia

• Finisce al Tar la gara d’appalto per il termovalorizzatore di Salerno. Alla Provincia, che ha aggiudicato la realizzazione dell’opera all’Ati Daneco-Rainone-Acmar, è stato notificato il ricorso dell’altra cordata concorrente, l’associazione d’impresa tra il presidente dei costruttori salernitani, Antonio Lombardi, e l’avellinese De Vizia. A decidere sará il Tribunale amministrativo del Lazio, a cui spetta la competenza in materia di rifiuti.

• Lombardi e De Vizia hanno affidato le loro ragioni all’avvocato napoletano Gennaro Macri, mentre la Provincia dovrebbe incaricare il salernitano Lorenzo Lentini, amministrativista esperto che giá segue il contenzioso con il Comune per la variante sui suoli destinati all’impianto ed è in rapporti di amicizia con l’assessore Antonio Iannone.

• La gara d’appalto per il termovalorizzatore, bandita a novembre del 2010, è stata aggiudicata in via definitiva lo scorso 29 luglio al gruppo temporaneo d’imprese formato da Daneco e Rainone Costruzioni di Sarno (che giá hanno realizzato in cittá l’impianto di compostaggio) con la Acmar di Ravenna.Al loro progetto la commissione di gara nominata dalla Provincia ha attribuito un punteggio di 90,815 (di cui 60 per l’offerta tecnica e 30,815 per quella economica). Un vantaggio di oltre sei punti in più sull’offerta concorrente, che ha totalizzato 84,07 punti di cui 44,07 per la parte tecnica e 40 per quella economica. L’esito della gara è stato dunque determinato dalla parte tecnica dell’offerta, cioè dalla progettazione esecutiva e dalla tecnologia proposta. Sul piano economico, era invece più vantaggioso il prezzo per tonnellata di rifiuti bruciati praticato dall’Ati Lombardi-De Vizia, che offriva un ribasso del 10 per cento rispetto ai 93 euro posti a base di gara, contro il 7,85 per cento indicato nella proposta vincitrice. Nel ricorso, Lombardi e De Vizia proveranno a far valere questo elemento, ed è probabile che ricordino anche la denuncia per turbativa d’asta presentata a febbraio nei confronti del sindaco Vincenzo De Luca, che aveva sottolineato la bocciatura del loro progetto da parte del Comune e giudicato bizzarra la partecipazione a una nuova gara, indetta stavolta dalla Provincia.

• L’istanza depositata al Tar aggiunge adesso un nuovo ostacolo sulla strada per la costruzione dell’impianto, che giá rischia di restare imbrigliato in un lungo contenzioso amministrativo tra Palazzo Sant’Agostino e l’Amministrazione comunale. Il Comune ha infatti cambiato la destinazione dei suoli di Cupa Siglia (dove dovrebbe sorgere il termodistruttore) con una variante che li trasforma in area artigiana e a cui la Provincia nega l’approvazione. E sempre il Comune sta preparando un altro ricorso al Tar contro la gara d’appalto, contestando la legittimitá dell’intera procedura.
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