Inceneritore, revocati i poteri a De Luca

Il Governo ha attribuito alla Provincia tutte le competenze sul termovalorizzatore

• Sará la Provincia, e non il sindaco, a decidere dove realizzare il termovalorizzatore e come farlo.Lo ha deciso il Governo, che ieri ha di fatto revocato i poteri commissariali di De Luca.

• Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che segna dal prossimo 1 gennaio la fine della fase emergenziale e il passaggio alla gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti. Attribuendo questa gestione alla Provincia ha pure chiarito che al medesimo ente, e al suo presidente Edmondo Cirielli, spetteranno le decisioni sull’impianto finale da realizzare nel territorio salernitano. Nel documento si legge che la «Provincia di Salerno, anche per il tramite della societá provinciale, provvede, in termini di somma urgenza, a porre in essere tutte le procedure e le iniziative occorrenti» per la realizzazione dell’impianto.Quanto giá fatto dal sindaco commissario perde di valore: questi atti - spiega ancora nel decreto - «sono nulli e privi di effetto ove non confermati dal presidente della Provincia, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto».

• Per De Luca è come uno schiaffo. Chi lo ha visto ieri racconta che sia su tutte le furie, pronto a negare ogni via libera per la costruzione nel perimetro cittadino di un impianto fuori dal controllo comunale. Cirielli incassa la vittoria e offre collaborazione istituzionale, precisando innanzitutto di conoscere la bozza del decreto ma non ancora la stesura definitiva.«La cautela è d’obbligo - premette - ma sulla base di quello che sappiamo posso dire che è un testo che condivido, concordato con Bertolaso, coerente con ciò che si deve fare, cioè con la gestione del ciclo dei rifiuti su base provinciale. E’ una bela sfida, una responsabilitá importante, che ci consentirá di essere autonomi e anche di produrre energia».

Lui stesso, lunedì scorso, aveva chiesto ai ministri riuniti a Salerno che il Governo decidesse in fretta sull’inceneritore. Ora annuncia che valuterá caso per caso, anche ascoltando De Luca, quali atti della sua gestione commissariale cancellare e quali mantenere in vita. «Non ci saranno scontri istituzionali - assicura - La Provincia fa gli interessi dell’intero territorio e deve esserci piena collaborazione con tutti i Comuni, innanzitutto con il capoluogo». Poi la stoccata: «Finora si sono lasciati passare due anni senza fare nulla. Noi ora abbiamo una grande responsabilitá, e misureremo la nostra efficienza».

Di tempi parla anche l’assessore provinciale all’ambiente, Giovanni Romano, commissario per la costituzione della societá provinciale sui rifiuti. «Non abbiamo mai voluto fare guerra a qualcuno - afferma - abbiamo solo preso atto che in due annui non si erano fatti passi avanti. Siamo pronti a metterci al lavoro, consapevoli delle difficoltá ma animati anche da una voglia di riscatto, perché finalmente gli enti locali tornano protagonisti». Soddisfazione anche per le dimensioni dell’impianto, che il Governo limita in una capacitá massima di 300mila tonnellate annue.