Inceneritore, passa la variante del sindaco De Luca

Con trenta voti favorevoli e tre contrari, il Consiglio comunale di Salerno ha deciso di cambiare la destinazione dei suoli dove doveva sorgere il termovalorizzatore. Si prevede l’insediamento di 60 aziende artigiane. Il provvedimento è stato votato pure dall’Udc e da due esponenti del Pdl

SALERNO. • Il Consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica che cambia la destinazione d’uso di sei ettari dei diciotto originariamente destinati alla costruzione del termovalorizzatore in localitá Cupa Siglia. In pratica è stata recepita la delibera di Giunta del 15 ottobre scorso.

• Che il provvedimento fosse approvato era certo, ma che a favore del provvedimento votassero anche l’Udc (due consiglieri su tre; il terzo, Giovanni Basso, si è astenuto) e due consiglieri del Pdl (Giuseppe Zitarosa e Damiano Stasi) è stata la novitá politica della giornata. Un evento che ha spinto il sindaco De Luca a fine seduta, per la prima volta, a recarsi tra i banchi dei consiglieri e stringere la mano agli esponenti dell’Udc, ringraziandoli «per il gesto di responsabilitá».

• Dunque ieri mattina il Consiglio comunale ha deliberato di destinare circa sessantamila metri quadrati al Piano di insediamento produttivo, cioè ad attivitá artigiane. • «La precedente decisione fu assunta per senso di responsabilitá, ma - ha spiegato l’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio - rispetto a due anni fa le condizioni sono cambiate: Salerno ha superato il 70% di raccolta differenziata e ha realizzato il primo impianto di compostaggio in Campania». L’assessore ha illustrato l’iter amministrativo della variante, dal coinvolgimento delle associazioni artigiane ai pareri ottenuti da Asl, Autoritá di Bacino e Genio civile.

• Contro la delibera di variante si è scagliato il consigliere del Pdl Roberto Celano, il quale ha letto una dichiarazione che ha chiesto che fosse allegata agli atti e che porterá alla Procura della Repubblica. Decisione, quest’ultima, da cui ha preso le distanze il collega di partito Antonio Cammarota. Secondo Celano «la variante è stata proposta solo per impedire che fosse la Provincia ad effettuare la gara d’appalto e per dissuadere gli aspiranti concorrenti dalla partecipazione al bando. E che, pertanto, oltre a profili di grande illegittimitá», esporrebbe «personalmente i consiglieri comunali a rilevanti risarcimenti». Il senatore Alfonso Andria, al contrario, ha preso atto «della correttezza procedurale» e «della pubblica utilitá della nuova destinazione per un comparto che da tempo ha posto l’esigenza di spazi adeguati». Andria, però, ha chiesto assicurazioni sugli atti successivi per il recupero delle somme degli espropri delle aree e ha chiesto all’amministrazione di individuare una nuova area «da mettere a disposizione del commissario che dovrá essere nominato da Caldoro».

• Ad entrambe le sollecitazioni di Andria ha risposto il sindaco, che ha dato assicurazioni sulle procedure che saranno adottate per le aree da assegnare agli artigiani e ha di fatto aperto, dopo il contrasto con la Provincia, una fase nuova. «Ci confronteremo. Si apre un’interlocuzione. Se - ha precisato De Luca - ci saranno garanzie sulla qualitá delle tecnologie, sulla sicurezza per la salute dei cittadini, sui controlli del funzionamento dell’impianto e anche sulla qualitá architettonica. Se saranno date queste garanzie il Consiglio comunale ne terrá conto». «Tutto quello che proponiamo - ha aggiunto - è la norma in Italia, l’anomalia è del Governo che ha fatto della Campania un’eccezione». De Luca, infine, ha assunto altri due impegni: «Nessuna decisione sará assunta fuori dal Consiglio comunale e sarò sempre contrario se non ci sará la certezza assoluta della tutela della salute». E per avere questa garanzia occorre «che il Consiglio comunale sia rappresentato nel Cda della societá di gestione da un tecnico di sua nomina».
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