Inceneritore Criscuolo: «Mai spiegazioni»

 «La figura del project manager non è prevista dalla normativa, ma non è nemmeno vietata. Un ente può ritenere di averne necessità». È il succo della lunga deposizione dell’ingegnere Lorenzo...

 «La figura del project manager non è prevista dalla normativa, ma non è nemmeno vietata. Un ente può ritenere di averne necessità». È il succo della lunga deposizione dell’ingegnere Lorenzo Criscuolo al processo per peculato che vede imputati il sindaco Vincenzo De Luca, il suo capo staff Alberto Di Lorenzo e il dirigente del settore Lavori pubblici del Comune Domenico Barletta. La vicenda è quella del termovalorizzatore, che nel 2008 era nelle competenze di De Luca in quanto commissario incaricato dal Governo. Il coordinamento del gruppo di lavorofu da principio affidato a Criscuolo, ma quattro giorni dopo De Luca lo sostituì con Di Lorenzo, dando a quest’ultimo il ruolo di project manager. Nomina illegittima, secondo il pubblico ministero Roberto Penna, in quanto la figura non sarebbe presente nell’ordinamento giuridico. Di qui l’ipotesi di peculato, perché l’attuale capo staff del sindaco non avrebbe potuto incassare i 15mila euro versatigli come acconto sul compenso. Ieri a Criscuolo (ora dirigente in Provincia) è stato chiesto anche come si sia spiegato la sostituzione e se ne avesse parlato col sindaco: «Non ho chiesto spiegazioni perché lo ritenevo inutile - ha risposto – Normalmente non ci è mai stata fornita una spiegazione delle decisioni». E alla meraviglia del giudice Eva Troiano ha replicato: «Non tutti i contesti sono uguali, in quel contesto era normale non chiedere spiegazioni». (c.d.m.)

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