Inceneritore a Casarzano È polemica

Mentre a Napoli e Salerno si discute di nuovi impianti, a Nocera Inferiore c’è un inceneritore in funzione da più di 10 anni. È ubicato in zona Casarzano, dietro il cimitero. Il Comune sta preparando un dossier e la “Bottega tutta n’ata storia” lancia l’allarme inquinamento. L’impianto, attivo da alcuni anni, è di proprietà di una ditta nocerina che si occupa di smaltimento rifiuti speciali. L’inceneritore brucia di tutto, anche i materiali di risulta ospedalieri, rilasciando fumi nell’atmosfera.

L’attività è regolata da una Autorizzazione integrale ambientale rilasciata dalla Regione, dopo il parere comunale favorevole ricevuto nel 2003. Mentre, dunque, ambientalisti e politica si dimenano sull’apertura di due nuovi termovalorizzatori in regione, a Nocera si opera tranquillamente e in pochi lo sanno. La struttura è situata alle spalle del cimitero nocerino, al confine con Castel San Giorgio, è dotato di due incenerimento rotative con camera combustione e post combustione e relativi impianti per l’abbattimento dei fumi. Il gestore della struttura comunica due volte all’anno al Comune i dati relativi all’inquinamento. Gli ultimi risultati risalgono a maggio scorso e non sono allarmanti. Eppure la Bottega del commercio Equo e solidale “Tutta n’ata storia” chiede di fare luce su quanto avviene a Casarzano. «I promotori degli inceneritori – si legge sul loro sito – ci raccontano che questi impianti sono sicuri, ma possiamo fidarci?». Gli attivisti nocerini hanno più volte inoltrato richiesta agli uffici preposti per prendere visione dei documenti relativi all’inceneritore. La domanda è rimasta quasi sempre inevasa perché o non c’erano dati disponibili o potevano essere richiesti solo dall’azienda. I cittadini vogliono conoscere cosa respirano. Tanti i dubbi, dunque, che avanzano.

(s. d’a.)

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