Incendiate cinque auto in una concessionaria

Misterioso episodio nella notte a Sarno. Due persone fermate dai carabinieri Gli inquirenti non tralasciano alcuna pista ma ci sono troppe “anomalie”

SARNO. È un inquietante episodio criminale quello accaduto all’alba di ieri nel piazzale della concessionaria Groupama in via San Valentino, dove un rogo iniziale appiccato ad un’auto si è esteso fino a bruciarne cinque, con l’intervento dei vigili del fuoco ad evitare un disastro. I carabinieri della sezione radiomobile del reparto territoriale di Nocera hanno arrestato in flagranza di reato due persone di Torre Del Greco, Giuseppe Borriello, quarantunenne falegname, e F.A., incensurato, fermati poco dopo. Secondo la ricostruzione Borriello ha scavalcato il recinto dell’area di esposizione e con della benzina ha innescato la prima fiammata ad una macchina, per poi fuggire a tutta velocità bordo di una Punto dove lo aspettava il complice a motore acceso. La rapida fuga è stata però notata da un vigilantes che aveva già visto quei due durante il suo sopralluogo, attento a notarli mentre si aggiravano nei dintorni del concessionario. Subito la guardia giurata ha allertato il 112 con una telefonata, segnalazione che ha fatto subito partire i carabinieri, con il nucleo radiomobile guidato dal tenente Savini. La macchina è stata individuata e raggiunta dai militari che l’hanno bloccata al termine di un breve inseguimento effettuando i due arresti in flagranza di reato. I due piromani sono finiti in manette e trasportati immediatamente alla compagnia di Nocera Inferiore, retta dal maggiore Gabelloni, mentre sul posto intervenivano i vigili del fuoco impegnati a limitare i danni delle fiamme dolose.

L’incendio in pochi minuti si era esteso da una a cinque autovetture complessivamente, col rischio che la situazione degenerasse incenerendo tutto. Sia la posizione di innesco scelta dal Borriello, sia la presenza di materiali infiammabili in grande quantità hanno fatto temere. Alla fine i pompieri hanno circoscritto il fuoco, evitando danni peggiori. L’ipotesi investigativa degli inquirenti, coi militari al lavoro su coordinamento del sostituto procuratore della repubblica al tribunale di Nocera Inferiore dottoressa Marielda Montefusco, si muove in un doppio binario, caratterizzato in entrambi i casi da modalità anomale: l’eventuale racket legato a gruppi criminali, per esempio, pur preso in considerazione, solitamente colpisce in maniera molto più pulita, così come la ritorsione personale non arriva a rischiare un danno tale.

Il proprietario della concessionaria non ha fornito particolari indicazioni, escludendo minacce o problemi. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della sezione scientifica.

(a. t. g.)

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