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Incendiò la casa dove morì la madre Patteggia 14 mesi
TRAMONTI. Innescò con la sigaretta l’incendio della casa procurando ustioni mortali alla mamma. Ha scelto il rito del patteggiamento il figlio di Ida De Rosa, 77 anni, di Tramonti, deceduta lo scorso...
TRAMONTI. Innescò con la sigaretta l’incendio della casa procurando ustioni mortali alla mamma. Ha scelto il rito del patteggiamento il figlio di Ida De Rosa, 77 anni, di Tramonti, deceduta lo scorso mese di agosto al Centro Grandi Ustioni dell’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Il gup del tribunale di Salerno, Vittorio Pellegrino, ha inflitto al cinquantatreenne P.P. la pena (sospesa) di 14 mesi di reclusione.
All’origine di quel rogo, che mando distrutta l’abitazione della frazione Polvica, ci furono una leggerezza e la troppa sicurezza di sé dell’unico imputato. Gli investigatori dell’Arma ricostruirono quanto accadde nella cucina della casa popolare dove abitavano mamma e figlio con la moglie di quest’ultimo. L’uomo stava travasando della benzina da una latta a una bottiglia. Il carburante doveva servire per alimentare la motofalciatrice. Detta operazione di travaso il cinquantatreeenne la fece senza tenere conto delle elementari precauzioni nel maneggiare infiammabili. Un’imprudenza che causò la morte dell’anziana. La sigaretta fece partire la combustione della benzina. In pochi minuti il vano divenne una scatola di fuoco. Ad avere la peggio,la signora Ida che fu soccorsa e portata d’urgenza al più vicino ospedale. La donna aveva ustioni sul 70 per cento del corpo. Il suo fisico non resse e morì dopo alcuni giorni di ricovero.
Accusa e difesa hanno concordato una pena. La proposta è stata accolta dal gup che ha promulgato la sentenza. (m. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
All’origine di quel rogo, che mando distrutta l’abitazione della frazione Polvica, ci furono una leggerezza e la troppa sicurezza di sé dell’unico imputato. Gli investigatori dell’Arma ricostruirono quanto accadde nella cucina della casa popolare dove abitavano mamma e figlio con la moglie di quest’ultimo. L’uomo stava travasando della benzina da una latta a una bottiglia. Il carburante doveva servire per alimentare la motofalciatrice. Detta operazione di travaso il cinquantatreeenne la fece senza tenere conto delle elementari precauzioni nel maneggiare infiammabili. Un’imprudenza che causò la morte dell’anziana. La sigaretta fece partire la combustione della benzina. In pochi minuti il vano divenne una scatola di fuoco. Ad avere la peggio,la signora Ida che fu soccorsa e portata d’urgenza al più vicino ospedale. La donna aveva ustioni sul 70 per cento del corpo. Il suo fisico non resse e morì dopo alcuni giorni di ricovero.
Accusa e difesa hanno concordato una pena. La proposta è stata accolta dal gup che ha promulgato la sentenza. (m. l.)
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