Incarichi ad un avvocato Indagati dirigenti Comune

Pagani, chiesto il processo per Bonaventura Tramontano e Gerardo Califano La Procura ipotizza il reato di abuso d’ufficio in concorso. A breve l’udienza

PAGANI. Sono indagati per abuso d’ufficio in concorso i due dirigenti del comune di Pagani Bonaventura Tramontano e Gerardo Califano, con la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Elena Guarino, già in forza al palazzo di giustizia nocerino, ora trasferita agli uffici di Salerno. I due avrebbero individuato e pagato una figura professionale esterna al Comune per un incarico che poteva essere espletato dall’avvocato del comune.

Tramontano, all’epoca dei fatti dirigente del Comune, attualmente trasferito alla Multiservice, e Califano, dirigente comunale, tra l’aprile del 2006 e il luglio del 2007 avrebbero emesso le contestate determine dirigenziali liquidando parcelle ad un avvocato di Roma. Secondo le accuse contestate dopo gli accertamenti investigativi svolti dalla polizia giudiziaria del nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, i due dirigenti allora in forza agli uffici competenti rischiano il processo: Tramontano, già indagato nella maxiinchiesta Pip, nel periodo degli accertamenti dell’attuale procedimento era dirigente del Comune di Pagani, mentre Califano era funzionario istruttore. A loro carico la procura contesta tre determine per consulenze esterne ad un avvocato di Roma per una parcella complessiva di 20mila 196 euro, pagamenti liquidati dopo sei procedimenti legali seguiti dal legale per conto del Comune di Pagani e un corso professionale.

La questione configurava per gli inquirenti una manifesta violazione di norme per un danno ingiusto al Comune di Pagani, vista la presenza in organico comunale della ricercata figura professionale, l’avvocato Giuseppe Serritiello. Il gip del tribunale di Nocera dovrà valutare la richiesta della procura nell’udienza preliminare che verrà fissata a breve.

Tramontano è stato la mente dell’ufficio tecnico di Pagani per diversi anni, prima del trasferimento alla Multiservice. Rimasto fuori dalle sospensioni dall’incarico ordinate dal gip poco prima del blitz Pip, nell’aprile 2010, l’ex caposettore è stato interrogato al processo “Linea d’ombra” come teste d’accusa. Nella circostanza il collegio difensivo, nella persona dell’avvocato Scarlato, chiese e ottenne che il teste non riferisse al tribunale su delibere e documentazioni, ritenendo l’ingegnere capo del comune “una figura a metà tra teste e consulente con valutazioni sui documenti beno ltre circostanze di fatto”. Il tribunale accolse l’eccezione, chiudendo alla procura l’esame sui documenti e di fatto lasciando fuori dal dibattimento quanto riferito da Tramontano nel verbale di sommarie informazioni raccolto dai carabinieri lo scorso febbraio, atto integrativo d’indagine reso pubblico solo nella prima udienza del processo.

Tramontano, direttore generale Multiservice dall’agosto 2009, si era dimesso, parole sue, “per direttive non recepite”. Il ruolo di Tramontano sarà decisivo anche nella lunga e complessa fase preliminare sui Pip, i piani d’insediamento produttivi, con una memoria pronta e un atteso interrogatorio davanti al gup del tribunale di Nocera Inferiore dottoressa Giovanna Pacifico. Quel procedimento è già stato scorporato in due blocchi, con una parte degli indagati finiti a giudizio dopo esplicita richiesta di giudizio immediato, e un’altra parte in fase preliminare.

Alfonso T. Guerritore

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