In via Falcone flagellati dal cattivo odore

Nessuno riesce a capire di cosa si tratti esattamente. Adesso i residenti lanciano un appello all’Asl

Ostaggio di un cattivo odore di cui non si conosce l’origine via Giovanni Falcone. Lanciano un sos gli abitanti del tratto che va da subito dopo il tribunale prima del cimitero.

L’episodio più eclatante lo racconta Felicia, residente della zona. «Ho i muratori in casa perché sto ristrutturando. Ieri se ne sono andati perché uno di loro si è sentito male per la puzza». Annuncia che si rivolgerà subito alla Asl, Felice arrabbiata e disperata. «Non è giusto che viviamo prigionieri nelle nostre case, senza poter prendere una boccata d’ossigeno. Con il condizionatore acceso per non crepare di caldo». È esasperata.

«Debbo andare via di qui - sbotta disperata - ma qui c’è la mia casa». Anna fa presente che lei come tanti vive il disagio sulla sua pelle. Oltre che su quella dei suoi due figli. «Hanno - racconta - due e tre anni. E quest’estate li ho dovuti portare più volte di notte in ospedale perché non riuscivano a respirare. Siamo costretti a star chiusi dentro o ad allontanarci da casa fino a tarda ora».

Alla domanda se sia in grado di descrivere quale sia l'odore che flagella i residenti di Via Falcone dice «odore di marcio, di espurgo». Le fa eco Annarita: «La situazione è la stessa sia di notte che di giorno. Per non parlare poi degli insetti. Non sono zanzare, me pungono i nostri bambini e spesso ce li ritroviamo con addosso bolle di cui non conosciamo l’origine». L’appello è rivolto a chiunque sia in grado di scoprire l’origine del cattivo odore. E di eliminarlo. Investito del problema anche l’ex candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle che in quella zona abita.

Anche con il suo sopporto l’obiettivo è di fare luce sul tanto misterioso quanto frustrante disagio. «Occorre che qualcuno ci aiuti -dice Antonio Scendendo dalla sua bicicletta. Prima che ci ammaliamo sul serio e gravemente».

Patrizia Sereno

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