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In una lettera Romano spiega le dimissioni

PAGANI. «Con questa lettera tengo a precisare alcune questioni, ma non per le minacce di aggressione ricevute a mezzo stampa, queste cose mi lasciano totalmente indifferente, ma perché lo ritengo...

PAGANI. «Con questa lettera tengo a precisare alcune questioni, ma non per le minacce di aggressione ricevute a mezzo stampa, queste cose mi lasciano totalmente indifferente, ma perché lo ritengo doveroso dato il mio ruolo di funzionario dello Stato». Inizia così la lettera che l’ingegnere Marcello Romano, dimessosi il 20 gennaio scorso da sub commissario del comune di Pagani, ha inviato ai commissari e ad alcuni politici locali, tra cui spicca il nome dell’esponente cittadino dell’Italia dei Valori, Alfonso Giorgio, che più volte aveva tirato in ballo Romano in relazione ad alcune vicende amministrative. In particolare, in una lettera venivano elencate tutte quelle situazioni che hanno visto lavorare l’ingegnere Romano prima come componente della commissione di accesso agli atti e poi come sub commissario dell’ente paganese.

Nella lettera Romano si sofferma innanzitutto sulla vicenda dei loculi cimiteriali e sulla questione della costruzione di una cappella gentilizia concessa a don Flaviano Calenda, ma anche sulla situazione relativa al “Pagani Center” e al centro commerciale “Pageco-Pegaso”, e sul “ripristino della legalità in quelle situazioni dove emergevano gravi criticità come la fondazione Carminello ad Arco, la proprietà Criscuolo illegalmente occupata dalla famiglia Petrosino D’Auria, come la Fatme”, si legge testualmente nella lettera.

Per i loculi cimiteriali Romano ha confermato, di fatto, le tesi secondo cui vigerebbe una situazione ancora incerta su terreni da espropriare e fondi, mentre per la cappella gentilizia della chiesa “Corpo di Cristo”, conferma l’avvio di un’inchiesta interna per individuare presunti illeciti nel rilascio delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione della struttura. Su “Pageco” e “Pagani Center”, invece, Romano conferma quanto dichiarato in passato anche nel ruolo di consulente della Procura di Nocera Inferiore per il processo a carico dell’ingegnere Tramontano, ovvero che il comune di Pagani dovrebbe ricorrere all’esercizio dell’autotutela, annullando di fatto tutte le delibere adottate dalle amministrazioni Gambino per i casi sopraindicati.

Aldo Padovano

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