In tre per conquistare  l’eredità di Alfieri

INVIATO AD AGROPOLI. La storia delle “fritture di pesce” ancora pesano su Agropoli. Qualcuno, per strada, ride e dalle panchine in piazza della Repubblica a pochi metri dal Comune di Agropoli ci invita a scrivere: «È stato un colpo basso per indebolire Franco». Franco sarebbe il sindaco Alfieri che amministra da dieci anni il Comune. Dal 2007, dopo essere stato sindaco di Torchiara e poi consigliere e assessore provinciale e oggi consigliere del presidente della Regione Campania. Ora Alfieri è pronto a lasciare lo scettro nelle mani del suo vicesindaco, Adamo Coppola uno che non parla di “fritture” ma in un video postato sulla pagina Facebook dai suoi avversari a 5 Stelle - certo scherzando - dice: «Vi controllo a uno a uno, guai a chi non ci sarà il 30 aprile» parlando del voto alle primarie di domenica e aggiunge: «E poi naturalmente immaginate come vi controllerò l’11 giugno». Classe ’73, commercialista, Coppola entra per la prima volta a Palazzo di Città come consigliere comunale nel 2012 e non ha più smesso. Ora per lui la possibilità di guidare la città. A fargli da corona ci sono 4 liste compresa quella del Partito democratico «l’abbiamo voluta fortemente» dice. E ci mancherebbe, ad Agropoli il sindaco uscente è capolista per la mozione Renzi-Martina e aspira a diventare deputato. Forse anche per questo andava fiaccato. Dieci anni di amministrazione sono una eredità difficile «ma anche un vantaggio, una spinta a fare ancora di più» spiega Coppola. «Alfieri ha costruito le infrastrutture - spiega - ora noi dobbiamo puntare a elevare la qualità dei servizi e metterli in rete coinvolgendo le associazioni di categoria e anche e perché no i privati». Sulla storia delle “fritture” non commenta. È acqua passata. Però al governatore dice: «Noi abbiamo creduto in De Luca e speriamo di ricevere un primo segnale dal presidente inserendo l’ospedale di Agropoli nella rete delle emergenze».
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