la sentenza
In tre patteggiano per la rapina all’Isolotto
Hanno patteggiato la pena per l’accusa di rapina in concorso Alessio Santaniello, Mario Giorgio e Vincenzo Gambardella, i tre nocerini imputati per il colpo notturno al bar Isolotto: i giudici della...
Hanno patteggiato la pena per l’accusa di rapina in concorso Alessio Santaniello, Mario Giorgio e Vincenzo Gambardella, i tre nocerini imputati per il colpo notturno al bar Isolotto: i giudici della sezione collegiale del Tribunale di Nocera Inferiore hanno emesso la sentenza con tre anni di pena per Giorgio e Santaniello e con due anni un mese e dieci giorni per Gambardella, quest’ultimo autoaccusatosi dell’episodio indicando i due come complici.
L’episodio avvenne a gennaio del 2016, quando il gruppetto eseguì il raid nel bar aperto ventiquattro ore. I tre finirono sotto inchiesta con la presentazione a maggio del 2016 al commissariato di Gambardella, il quale formulò le accuse per sé e gli altri due, indicando indumenti e altri dettagli. In una precedente fase le indagini erano state concentrate su altri soggetti. Prima che fosse coinvolto il terzetto di giovanissimi, ora approdato a una sentenza di patteggiamento, furono individuati altri due soggetti, con le intercettazioni ambientali della prima fase d’indagine a registrare elementi di sospetto. Le informative dei carabinieri di San Valentino Torio, in collaborazione con i militari del gruppo territoriale di Nocera, riportarono l’intromissione di un misterioso personaggio legato alla criminalità nocerina in grado di orientare la successiva fase investigativa, circostanza rimasta senza seguito.
L’esecuzione del raid avvenne il 30 gennaio, con la successiva fase investigativa approdata a marzo ad individuare alcuni soggetti, due in particolare, i quali poi uscirono di scena. Il colpo di scena arrivò da Gambardella, il quale si presentò in commissariato con un piumino, scarpe e un orologio, confessando di essere l’autore del colpo e accusando Santaniello e Giorgio.
Alfonso T. Guerritore
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’episodio avvenne a gennaio del 2016, quando il gruppetto eseguì il raid nel bar aperto ventiquattro ore. I tre finirono sotto inchiesta con la presentazione a maggio del 2016 al commissariato di Gambardella, il quale formulò le accuse per sé e gli altri due, indicando indumenti e altri dettagli. In una precedente fase le indagini erano state concentrate su altri soggetti. Prima che fosse coinvolto il terzetto di giovanissimi, ora approdato a una sentenza di patteggiamento, furono individuati altri due soggetti, con le intercettazioni ambientali della prima fase d’indagine a registrare elementi di sospetto. Le informative dei carabinieri di San Valentino Torio, in collaborazione con i militari del gruppo territoriale di Nocera, riportarono l’intromissione di un misterioso personaggio legato alla criminalità nocerina in grado di orientare la successiva fase investigativa, circostanza rimasta senza seguito.
L’esecuzione del raid avvenne il 30 gennaio, con la successiva fase investigativa approdata a marzo ad individuare alcuni soggetti, due in particolare, i quali poi uscirono di scena. Il colpo di scena arrivò da Gambardella, il quale si presentò in commissariato con un piumino, scarpe e un orologio, confessando di essere l’autore del colpo e accusando Santaniello e Giorgio.
Alfonso T. Guerritore
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