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In pochi mesi la “Compagnia” ha già raggiunto sessanta soci

SALERNO. Non ha ancora spento la prima candelina ma ha già iniziato a muovere i “primi passi”: è il club velico più giovane della provincia salernitana, ospitato nella cornice dell’altrettanto...

SALERNO. Non ha ancora spento la prima candelina ma ha già iniziato a muovere i “primi passi”: è il club velico più giovane della provincia salernitana, ospitato nella cornice dell’altrettanto giovane Marina d’Arechi.

La Compagnia della Vela di Salerno è l'associazione sportiva dilettantistica nata dalla passione di 31 soci fondatori. L’obiettivo è quello di diffondere lo sport della vela, avvicinando le giovani “leve” ad una disciplina spesso considerata per pochi. «Le attività previste – spiega il presidente della società, Roberto Guerrasio – sia per derive che per barche d’altura, comprendono una scuola per ragazzi e per adulti, l’organizzazione di regate e la programmazione di eventi formativi rivolti sia ai velisti che prediligono un approccio agonistico allo sport, sia ad un pubblico più ampio di appassionati».

Una realtà quella della Compagnia cresciuta moltissimo in soli sei mesi: «Abbiamo già raddoppiato i numeri iniziali – ha continuato il presidente – i soci attualmente sono più di 60 e, pochi giorni fa, ci è stato riconosciuta l’affiliazione alla Federazione italiana vela». Intanto sono già stati terminati due progetti: il primo corso di vela d’altura e quello rivolto all’acquisizione della patente nautica. E se ci si chiede perché scegliere Marina D'Arechi per questo nuovo progetto Guerrasio risponde: «Innanzitutto, essendo un porto nascente, non vedeva ancora inseriti nella struttura altri circoli o club – chiarisce – siamo felici di questa collaborazione con il presidente Gallozzi che ha compreso l’importanza della nostra idea».

Gli appuntamenti di certo non mancano, si comincia da questo fine settimana. Domani, alle 21, nella banchina sud di Marina D'Arechi è previsto l’incontro con il velista Pino Veneroso. «Il navigatore cilentano – ha spiegato – ha ripercorso la rotta del “Leone di Caprera”, un'avventurosa traversata oceanica in solitario da Pisciotta a Montevideo su una barca a vela di nove metri».

Saranno proiettate alcune immagini della traversata, interverrà, inoltre, il professor Francesco De Piscopo, a dare lettura di alcune poesie in dialetto cilentano del “marinaio”, fornendo qualche anticipazione sul libro di prossima pubblicazione. La barca di Veneroso sarà ormeggiata in porto da domani per poi partecipare alla regata del giorno successivo. Domenica, infatti, sarà la volta della regata “Marina d’Arechi - Costa d’Amalfi”, con partenza alle 10 nelle acque antistanti il porto, giro di boa a Capo Conca e arrivo al porto Masuccio. In serata, alle 19, è prevista la premiazione presso la banchina sud del Marina. (r.e.)

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