il retroscena

In platea a Napoli c’è Buonaiuto fuori dal cerchio magico

Lontano dalle prime file. Non ha saltato l’appuntamento con Matteo Renzi. Pochi i contatti con i deluchiani. Nessuno con il gruppodel quale ha fatto parte fino a pochi mesi fa.

NAPOLI. Lontano dalle prime file. Non ha saltato l’appuntamento con Matteo Renzi. Pochi i contatti con i deluchiani. Nessuno con quel cerchio magico, del quale ha fatto parte fino a pochi mesi fa. Alla chiusura dell’assemblea nazionale sul Mezzogiorno, a Napoli si è vito anche Alfonso Buonaiuto. Renziano della prima ora, l’ex capo staff del governatore è stato trait d’union tra l’allora sindaco di Salerno in corsa per la Regione e il premier.

Fu tra i primi deluchiani a intuire l’ascesa di Renzi – quando in città il Partito democratico strizzava ancora l’occhio a Pier Luigi Bersani –. Con un manipolo di rottamatori – tra questi l’attuale sindaco di Pollica, Stefano Pisani presente a Napoli – partecipò alla prima Leopolda. A Firenze entrò in contatto con il suo omologo assessore al Bilancio e i rapporti, con quella che sarebbe diventata la futura classe dirigente del Paese, divennero forti. Tant’è che quando Vincenzo De Luca rottamò Bersani, fu Buonaiuto a portarlo tra le braccia di Renzi. In prima linea per tutta la campagna elettorale alle Regionali, uno tra gli spin doctor dell’attuale presidente che ha contribuito non poco alla elezione dell’ex sindaco. Poi il litigio, dopo aver preso il posto di Nello Mastursi travolto dall’inchiesta Manna–Scognamiglio. E infine allontanato.

A Napoli solo per salutare l’amico Renzi? Chissà. Ma tra lui e il premier non c’è stato alcun contatto. Il ritardo di Renzi, arrivato a dibattito già iniziato, ha impedito a chiunque di avvicinarlo. E dopo, a conclusione, solo il tempo di qualche selfie con i parlamentari – tanto per dire: io ero lì – e poi di corsa in macchina per scappare a Milano. Dalla presenza, non scontata, di Buonaiuto alle assenze, il passo è breve. All’incontro con Renzi si è visto anche il consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mario Casillo. Non si era fatto vedere il giorno prima così come non si è visto Lello Topo. A Napoli, alla Mostra d’Oltremare è stata forte la presenza della pattuglia parlamentare salernitana ma anche tantissimi amministratori.

Dal sindaco di Padula, Paolo Imparato a quello di Centola–Palinuro, Carmelo Stanziola. Alla due giorni anche il primo cittadino di Bellizzi Mimmo Volpe e quello di Baronissi, Gianfranco Valiante. A Napoli anche Giuseppe Canfora, presidente della Provincia di Salerno e poi la pattuglia degli assessori e dei consiglieri comunali salernitani. All’incontro con Matteo Renzi anche il parlamentare renziano Luigi Famiglietti, impegnato non poco nella sua Avellino a cercare consensi per il Sì contro la scure di Ciriaco De Mita che ha spostato il suo Udc sulle rive degli anti riforma costituzionale. E poi l’ex presidente regionale del Pd, il parlamentare Stefano Graziano. Il premier è arrivato a Napoli accompagnato dal sottosegretario Gennaro Migliore.

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