«In Piazza Plebiscito concerto memorabile di Bruce Springsteen»

Il promoter Trotta: «Sarà una location inedita per la rockstar Speriamo che Napoli sia all’altezza per ospitalità e mobilità»

NAPOLI. «Qui a Napoli, sarà un concerto memorabile», sussurra Claudio Trotta, numero uno della Barley Arts, mentre posa lo sguardo incantato su piazza del Plebiscito. Gli occhi del più grande organizzatore di concerti in Italia già sembrano immaginare il 23 maggio, quando la storica piazza napoletana accoglierà Bruce Springsteen per la prima tappa italiana di un tour mondiale che lo porterà a Padova il 31 maggio, a Milano il 3 giugno e a Roma l'11 luglio. «L’evento di Napoli - spiega Trotta, promoter di Springsteen in Italia dal 1999 - non è stato ancora focalizzato del tutto: Napoli sarà un’occasione unica ed eccezionale per una serie di motivi". Innanzitutto, dopo gli show del 1997 al teatro Augusteo (Springsteen da solo) e del 2006 al Palamaggiò di Caserta (Springsteen con la Session Band), il 23 maggio sarà la prima volta per Springsteen nel capoluogo campano con la E-Street Band, la memorabile band che lo accompagna dal 1973. Inoltre, sarà la prima volta che la rockstar americana suonerà in una piazza.

«Idealmente - continua Trotta - lo stadio è un mondo migliore, ma Napoli è una platea particolare, dove Bruce conserva le sue radici». L'associazione culturale "Pink Cadillac Music", infatti, ha recentemente portato alla luce le origini napoletane di Springsteen, il cui ceppo materno è originario di Vico Equense. Il sindaco di Vico, Gennaro Cinque, spera così di poter ospitare Springsteen in città per poter ufficializzare la cittadinanza onoraria conferitagli lo scorso anno.

Ma la buona riuscita dell’evento, sottolinea Claudio Trotta, necessita di un impegno totale, «del pubblico ma anche di chi si occuperà della mobilità e dell'accoglienza in città. L'amministrazione locale - ha aggiunto Trotta - ha favorito l'organizzazione. Altre città meridionali hanno corteggiato la Barley Arts per ricevere Bruce». Su tutte, Bari. Ma la lista delle papabili si muoveva da Salerno fino alla Sicilia. «La verità - dice il promoter - è che al Sud è più difficile organizzare concerti».

Ad oggi, intanto, sui 25mila biglietti disponibili, 15mila sono stati già venduti. «Avremmo voluto - spiega Trotta - un costo inferiore sul biglietto (75 euro n.d.c.) anche se resta tra i più bassi d’Europa». Poi aggiunge: «Parlandovi da fan e non da promoter, vi dico: non ve ne pentirete».

Roberto P. Ormanni

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