LA STORIA

In pensione l’ultimo barbiere di Fisciano

Vincenzo Ricciardi ha salutato i suo clienti e i residenti della frazione Penta con una festa e un libro

FISCIANO - «Ringrazio con affetto tutti voi che questa sera avete partecipato a questo evento, dimostrandomi un sentimento di amicizia vero e sincero». Con queste parole, domenica sera, Vincenzo Ricciardi, ultimo storico barbiere di Penta di Fisciano, luogo ricco di storia e tradizioni, ha definitivamente appeso al chiodo forbici e pettine per godersi il meritato riposo della pensione, dopo oltre 40 anni di attività. È l’ultimo di una schiera di artigiani, che hanno fatto di questo mestiere un’arte, abbinata a una malinconica e disincantata cultura dell’accoglienza, che permette di trasformare il classico “salone” nella dimora di un intero paese. Un luogo di incontro, di scambio di idee, dove il sacro e il profano si incrociano, materializzandosi nei racconti dei tanti clienti, che da quella comoda sedia su cui vengono adagiati per essere “accarezzati” dall’affilato metallo delle lamette, esprimono in modo spontaneo i fatti del giorno, che sono poi le storie vere che vanno a riempire il contenitore della memoria collettiva.
Tra applausi, lacrime di gioia e una palpabile nostalgia, domenica dicevamo si è celebrata una simbolica consegna di chiavi con tanto di passaggio del testimone. Il salone ora verrà gestito dal suo successore Alfonso Citarella, che raccoglie una pesante eredità (non essendo lui pentano doc), ricevuta con onore e orgoglio. Prima di Ricciardi, il 31 dicembre 2004, sempre a Penta chiudeva i battenti un altro storico salone: quello gestito dal compianto Nicola Galdi, ultimo esponente di una generazione di barbieri da circa 150 anni, nel corso dei quali questa nobile professione è stata tramandata da padre in figlio a cavallo tra due secoli e due millenni. Gli stessi che ha attraversato anche Ricciardi, che con il raggiungimento della pensione ha malinconicamente posto la parola fine a una tradizione di arti e mestieri artigianali, costituenti parte integrante della storia e della cultura del suo paese di origine.
Mario Rinaldi
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