In Parlamento curioso balletto per salvare la Metro di Salerno

Le evoluzioni degli ultimi giorni in commissione dell’emendamento 13.7 articolo 13 comma 9-bis

Presentato, riformulato, bocciato dalla Ragioneria dello Stato, cancellato e riammesso. Un iter parlamentare molto accidentato, quello dell’emendamento 13.7, articolo 13 comma 9-bis , annunciato come il salvatore del treno metropolitano di Salerno. Vale la pena ripercorrere, con i resoconti ufficiali dei bollettini parlamentari, le evoluzioni degli ultimi giorni in commissione, valutando soprattutto le continue modifiche delle formule utilizzate: prima “la copertura del relativo contratto di servizio ferroviario regionale”, poi “investimenti per la funzionalità del contratto di servizio”, quindi “per l'acquisto di materiale rotabile al fine di garantire la funzionalità”. Da questi bizantinismi dovrebbero uscire i soldi per il finanziamento del servizio urbano. Vedremo. Intanto, questo racconto aiuta anche a capire come operano i nostri straricchi parlamentari.

Brevi note. L’emendamento al disegno di legge sul piano “Destinazione Italia”, in prima lettura alla Camera, è stato esaminato nelle commissioni riunite VI e X, poi nella commissione V (Bilancio), presieduta da Francesco Boccia (Pd), compagno dell’ex ministro Nunzia De Girolamo, ostentatamente riverita dal sindaco Vincenzo De Luca dopo le dimissioni. Itzhak Yoram Gutgeld è il principale collaboratore del segretario Matteo Renzi, sostenuto da De Luca. L’articolo 81 della Costituzione riguarda il pareggio di bilancio.

La lettura comincia dal testo originario dell’emendamento 13.7. firmato da Fulvio Bonavitacola, Mara Carfagna, Leonardo Impegno e Tino Iannuzzi.

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Commissioni Riunite (VI e X), 5 febbraio 2014. Proposte emendative

«Dopo il comma 9 inserire il seguente: 9-bis. Al fine di assicurare la continuità del servizio pubblico ferroviario sulla tratta Stazione Centrale FS di Salerno- Stadio Arechi, le risorse statali impegnate per la realizzazione della tratta medesima e non utilizzate, sono destinate, nei limiti di 5 milioni di euro, alla copertura del relativo contratto di servizio ferroviario regionale per il biennio 2014-2015». 13. 7. Bonavitacola, Carfagna, Impegno, Tino Iannuzzi.

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Mercoledì 5 febbraio 2014 Commissioni Riunite (VI e X)

La seduta, sospesa alle 14.50, è ripresa alle 15.

Itzhak Yoram Gutgeld (Pd), relatore per la VI Commissione (…), esprime parere favorevole sull'emendamento Bonavitacola 13.7, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «9-bis. Al fine di assicurare la continuità del servizio pubblico ferroviario sulla tratta Stazione centrale FS di Salerno – Stadio Arechi, le risorse statali impegnate per la realizzazione della tratta medesima e non utilizzate, sono destinate, nei limiti di 5 milioni di euro, ad investimenti per la funzionalità del contratto di servizio ferroviario regionale per il biennio 2014-2015».

Daniele Capezzone, presidente, prende atto che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Bonavitacola 13.7.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Bonavitacola 13.7, come riformulato: «9-bis. Al fine di assicurare la continuità del servizio pubblico ferroviario sulla tratta Stazione centrale FS di Salerno-Stadio Arechi, le risorse statali impegnate per la realizzazione della tratta medesima e non utilizzate, sono destinate, nei limiti di 5 milioni di euro, ad investimenti per la funzionalità del contratto di servizio ferroviario regionale per il biennio 2014-2015». 13. 7 (Nuova formulazione) (Approvato)

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Venerdì 7 febbraio 2014 Commissione V

La seduta comincia alle 9.

Il sottosegretario Alberto Giorgetti (…) deposita agli atti della Commissione una nota del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze e ne dà lettura.

Nota della Ragioneria dello Stato. «(…) Articolo 13, comma 9-bis. Prevede che le risorse statali impegnate per la realizzazione della tratta Stazione Centrale FS di Salerno-Stadio Arechi siano destinate, nei limiti di 5 milioni di euro ad investimenti per la funzionalità del contratto di servizio ferroviario regionale, per il biennio 2014-15. Al riguardo, si esprime parere contrario in quanto, in assenza di una relazione tecnica del competente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non è chiaro di quali risorse si tratti e se le stesse siano disponibili, ovvero finalizzate a far fronte ad impegni vincolanti già presi per la realizzazione della tratta. Inoltre, la non univoca finalizzazione ad “investimenti per la funzionalità al contratto di servizio” non consente di escludere una dequalificazione della spesa».

Dore Misuraca (Ncd), relatore, formula quindi sul testo del provvedimento in esame la seguente proposta di parere: «La V Commissione, esaminato il disegno di legge (…), preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale: (…) l'articolo 13, comma 9-bis, recante disposizioni per la realizzazione della tratta ferroviaria Salerno – Stadio Arechi, non indica chiaramente a quali risorse intenda fare riferimento e la loro destinazione ad investimenti per la funzionalità del contratto di servizio, in quanto formulata genericamente, non consente di escludere che si verifichi una dequalificazione della spesa vietata dalla vigente normativa contabile (…), esprime parere favorevole con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione: (…) all'articolo 13, sopprimere il comma 9-bis (…)».

Fulvio Bonavitacola (Pd) manifesta forti perplessità in ordine alla condizione, prevista nella proposta di parere formulata dal relatore, in virtù della quale si chiede la soppressione del comma 9-bis dell'articolo 13 (…). Contesta la valutazione negativa formulata dalla Ragioneria generale dello Stato, secondo cui, tra l'altro, la non univoca finalizzazione per la funzionalità al contratto di servizio non consentirebbe di escludere una dequalificazione della spesa. Evidenzia, infatti, come, nella fattispecie considerata, non vi sia assolutamente il rischio che si realizzi una dequalificazione di spesa, in quanto appare indiscutibile la finalità della norma di prevedere un intervento destinato alla realizzazione di spese di investimento, ammortizzabili nel tempo.

Maino Marchi (Pd), con riferimento alla soppressione dell'articolo 13, comma 9-bis, contenuta nella proposta di parere formulata dal relatore, osserva che la disposizione in esame attiene agli investimenti e, come tale, non è suscettibile di determinare una dequalificazione della spesa. Alla luce di tale elemento di valutazione, chiede pertanto che la predetta soppressione venga espunta dalla proposta di parere. Ritiene tuttavia che, in ragione della rilevanza delle questioni tuttora irrisolte, non sussistano al momento le condizioni per procedere all'espressione di un parere sul testo del provvedimento, e propone pertanto di sospendere brevemente i lavori al fine di svolgere i necessari, ulteriori approfondimenti.

Francesco Boccia, presidente, avverte che l'Assemblea riprenderà i propri lavori a partire dalle ore 11. Ricorda che tutte le eventuali condizioni contenute nella proposta di parere e formulate ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, dovranno comunque essere sottoposte, sotto forma di puntuali proposte emendative, alla successiva deliberazione dell'Assemblea.

Il sottosegretario Alberto Giorgetti, (…) con specifico riferimento all'articolo 13, comma 9-bis, prima richiamato dagli onorevoli Bonavitacola e Marchi, osserva che, in assenza di apposita relazione tecnica da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Governo non è in grado di modificare la posizione precedentemente assunta.

La seduta, sospesa alle 9.55, riprende alle 11.35.

Dore Misuraca (Ncd), relatore, all'esito degli approfondimenti ulteriormente effettuati, volti a recepire i rilievi sollevati nel corso della discussione, formula la seguente nuova proposta di parere sul testo del provvedimento in oggetto: «La V Commissione, esaminato il disegno di legge, (…) preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale (…) l'articolo 13, comma 9-bis, recante disposizioni per la realizzazione della tratta ferroviaria Salerno – Stadio Arechi, deve essere riformulata specificando che gli investimenti ai quali sono destinate le risorse volte ad assicurare la funzionalità del contratto di servizio ferroviario regionale sono quelli relativi all'acquisto di materiale rotabile, (…) esprime parere favorevole con le seguenti condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione: (…) all'articolo 13, al comma 9-bis, sostituire le parole “ad investimenti per la funzionalità”, con le seguenti: “per l'acquisto di materiale rotabile al fine di garantire la funzionalità”.

Francesco Boccia, presidente, (…) con riferimento alla condizione relativa all'articolo 13, comma 9-bis, avverte che la stessa è stata modificata in modo che nel testo sia previsto specificamente che gli investimenti di cui si tratta sono quelli destinati all'acquisto di materiale rotabile.

Rocco Palese (FI-Pdl) rileva come sia inaccettabile il comportamento tenuto da alcuni colleghi, durante la sospensione della seduta, per contestare le valutazioni assunte dalla Ragioneria generale dello Stato sul provvedimento in esame. Con riguardo alla nuova proposta di parere formulata dal relatore, osserva che, su tutte le condizioni che sono state oggetto di riformulazione, occorre acquisire ulteriori chiarimenti, da parte della stessa Ragioneria, rispetto a quelli precedentemente acquisiti.

Il sottosegretario Alberto Giorgetti rileva come sia stato svolto dalla Ragioneria generale dello Stato un lavoro accurato e approfondito, e che siano stati quindi superati i profili di criticità rilevati in merito al provvedimento in esame.

Laura Castelli (M5S) chiede che rimanga agli atti il comportamento tenuto dal gruppo del Pd, che si è rivelato non rispettoso delle norme del Regolamento della Camera – troppo spesso disattese in sede di dibattiti presso gli organi parlamentari – e di fatto indisponibile allo svolgimento di un confronto chiaro sulla effettiva osservanza dei principi contenuti nella vigente disciplina contabile. Contesta in particolare, e non solo con riferimento al provvedimento in esame, il costante ricorso, con finalità di copertura, all'utilizzo di fondi – soprattutto quelli strutturali – le cui risorse non risultano tuttavia certe.