la sanitÀ

In ospedale rivolta dei caposala

Le carenze di organico peggiorano la qualità dei servizi all’utenza

I caposala dell’ospedale mettono spalle al muro i vertici dell’Asl Salerno.

In una lettera scritta da Gianfranco Ricci, coordinatore degli infermieri e delle ostetriche di presidio, e sottoscritta da tutti i coordinatori infermieristici di reparto, si mettono in luce le carenze di personale che se perdurassero porteranno «a non poter più garantire i turni di servizio nelle unità operative». Alla luce della situazione illustrata ai direttori D’Ambrosio e Mazziotti e al capo del personale Avitabile, i caposala e Ricci «declinano ogni responsabilità per eventuali disservizi e disagi causati ai danni del malato». Insomma, non ci sono più margini per polemiche e prese di posizione sindacali. Occorre intervenire altrimenti si rischia che l’ospedale chiuda.

Ricci scrive: «Si vuole continuare a mantenere contemporaneamente la botte piena pur avendo la moglie ubriaca».

Un controsenso frutto della richiesta di rispettare la legge 161, senza far mancare «i livelli assistenziali, nonostante l’aumento di accessi e ricoveri», ma anche della richiesta di «garantire la sicurezza del malato con la continuità assistenziale», senza superare «le ore lavorative previste dalla legge». (s.d’a.)

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