In mostra 20 anni di grandi cambiamenti

Inaugurata l’esposizione al Complesso di Santa Sofia. E De Luca si prepara a promulgare la “Carta di Salerno”

“A volte il passato non è migliore di come lo ricordiamo”. Questa frase, proiettata su uno degli schermi, può ben rappresentare lo spirito con cui è nata l’esposizione “Una unica grande opera...Salerno” inaugurata ieri mattina negli spazi del complesso di Santa Sofia. La mostra vuole infatti aiutare i salernitani a ricordare come fosse la città prima che si mettesse in moto il grande processo di trasformazione urbana che ne ha cambiato il volto.

«Siamo abituati a dimenticare - ha spiegato l’organizzatore Umberto Flauto dell’associazione “Laboratorio pensieri scomposti” - Noi abbiamo provato a far ricordare. Tutto quello che si può ammirare in questi spazi è stato prodotto dal Comune negli ultimi venti anni. E’ il segnale di un’apertura della città che dovrebbe accompagnarsi a quella culturale».

L’esposizione è articolata per argomenti distribuiti sui vari piani. All’entrata il visitatore, accolto dalla musica delle onde del mare, potrà ammirarre plastici e proiezioni relativi al “Fronte del mare”. Salendo si arriva al piano dedicato alla Lungoirno e a tutte le opere che sono state realizzate su questo asse. Qui il messaggio è affidato a dieci filmati. Ed infine si arriva al secondo piano dove saranno organizzati otto laboratori con lo scopo di mettere in evidenza le potenzialità lavorative conseguenti a questa trasformazione. A farsi carico dell’intera esposizione, che sarà visitabile fino al prossimo 23 febbraio, un gruppo di giovani professionisti (l’età media è trent’anni ndr).

L’evento non ha mancato di inorgoglire il sindaco Vincenzo De Luca presente al taglio del nastro. «Questa iniziativa - ha detto - rappresenta il punto di svolta culturale della città di Salerno. Un gruppo di professionisti ha deciso di giocare un ruolo di cittadinanza attiva dimostrando che le campagne strumentali vanno combattute con la cultura. La verità sarà più forte di tutto». Il primo cittadino ha colto l’occasione per annunciare il grande evento nazionale dedicato alla trasformazione urbana. «Si terrà il prossimo 8 marzo alla presenza di Riccardo Bofill- ha rivelato - Ci saranno studiosi di livello internazionale e sarà l’occasione per elaborare la “Carta di Salerno”, un documento di rilievo nazionale sulla trasformazione urbana per determinare una svolta culturale profonda nel nostro Paese».

All’inaugurazione era presente anche Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità portuale tra i patrocinanti dell’iniziativa. «La cosa più bella - ha commentato - è vedere che sta crescendo una classe di giovani professionisti grazie anche al confronto con i maestri dell’arte contemporanea presenti in città. Adesso è il momento di cominciare a lavorare di più noi». Annunziata ha poi ringraziato De Luca per l’impegno profuso, in quel di Roma, per lo stanziamento di un ulteriore finanziamento per il porto commerciale. «Potremo impegnare circa 90milioni di euro per il dragaggio, il consolidamento e l’imboccatura del porto che così si potrà aprire ancora di più».

E in attesa di vedere cosa riserverà il futuro, i salernitani potranno capire in cosa consisteva il passato.

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