In migliaia a sostegno delle Province

Manifestazione a Roma contro i tagli ai fondi che mettono a rischio i servizi. Pressing sul Governo per evitare il dissesto

La società civile sta con le Province. È il messaggio che emerge dalla giornata di mobilitazione che si è svolta a Roma, dove al teatro “Quirino” hanno manifestato i presidenti della Province di tutta Italia con il supporto di sindaci, amministratori, parlamentari e dipendenti degli enti. A rischio i servizi erogati dalle amministrazioni provinciali, che contestano gli ingenti tagli che penalizzano cittadini e imprese. Migliaia gli aderenti alla manifestazione nella giornata romana, una folta delegazione di amministratori locali è partita anche da Salerno con il presidente Giuseppe Canfora già a Roma dalla serata di mercoledì per incontrare, insieme ad altri colleghi del Partito democratico, Matteo Renzi e Matteo Orfini. Un incontro proficuo in cui i due maggiori esponenti del Pd hanno assicurato che in fase di conversione della manovrina, che sarà portata all’attenzione del Senato il prossimo 23 giugno, sono stati previsti 500 milioni di euro per le Province. Inoltre, per il territorio salernitano i parlamentari Tino Iannuzzi e Simone Valiante hanno proposto un emendamento, elaborato dalla Provincia, con cui non si chiedono soldi a supporto ma il riequilibrio del bilancio, in rosso dopo il prelievo forzoso eseguito con dei tagli, con la differenza che l’Ente dovrebbe restituire in dieci anni.
«Attendiamo risposte concrete nelle prossime settimane – ha commentato Ciro Castaldo, funzionario della Provincia di Salerno – dopo questa proficua manifestazione di Roma. Salerno vive un dramma peggiore su questo tema, registriamo infatti un prelievo forzoso più alto del resto d’Italia. La nostra è una doppia battaglia, da un lato c’è l’urgenza di reperire le risorse finanziarie che sono ridotte al lumicino, e la situazione di strade e scuole con il taglio ai fondi è sotto gli occhi da tutti, dall’altro c’è il disavanzo notevole che ci preoccupa, anche se al momento i servizi sono garantiti».
A Roma la delegazione salernitana guidata dal presidente Canfora era composta tra gli altri, dal deputato Simone Valiante, dal presidente del consiglio comunale di Salerno Alessandro Ferrara, dal direttore generale della Provincia Bruno Di Nesta, il sindaco di Giffoni Valle Piana Antonio Giuliano, il vice sindaco di Torchiara e vice presidente della provincia Luca Cerretani, il sindaco di Palinuro e consigliere provinciale Carmelo Stanzione ed i dipendenti provinciali. Nel corso della manifestazione, l’intervento del presidente Canfora ha posto l’accento in particolare su due temi. Il primo relativo ai tagli, «ingiusti e penalizzanti» alle Province «che rappresentano –ha sottolineato – solo l’1 per cento della spesa pubblica. Poi, il massimo esponente dell’amministrazione provinciale si è soffermato sulla situazione del territorio salernitano: «Ci sono 75 strade a rischio idrogeologico – ha evidenziato – ed il Governo ha pensato bene di finanziare l’Anas con 11 miliardi in cinque anni per 26mila chilometri di strade mentre le Province, che hanno 130mila chilometri di strade, hanno avuto 100 milioni all’anno. Un paradosso che rende insostenibile le condizioni vivibilità in tutto il territorio».
Nel corso dell’evento è stata proiettata una slide dal titolo “Quando l’efficienza diventa taglio ai servizi”, per spiegare nel dettaglio quanto sta accadendo in Italia. «Non è cosa semplice garantire servizi ed efficienza – ha concluso Castaldo – e comprendo la posizione dei dipendenti che annunciavano blocchi ad oltranza di strade e chiusura di scuole. È successo a Caserta, dove oltre al danno di non riuscire a tenere gli edifici scolastici aperti per motivi di sicurezza, si è aggiunta la beffa, giacché si rischiano denunce per interruzione di pubblico servizio. È chiaro ed evidente che nessuno vuole produrre azioni che espongono a rischi e responsabilità inutili e credo, avendo esperienza di altre manifestazioni, che questa sia stata la più proficua soprattutto per la presenza massiccia. Il messaggio che abbiamo voluto portare all’attenzione del Governo è stato chiaro ed arriva nel momento giusto, quello di conversione della manovra nel rispetto della società civile e dei diritti dei cittadini».
Carla Polverino
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