In festa per i 10 anni del polo ortofrutticolo

Il 28 settembre l’evento organizzato dal neonato corsorzio “Qualità Salerno”. Padrino Teo Teocoli

Il neonato consorzio “Qualità Salerno”, che riunisce tutti i concessionari del Centro agroalimentare di via Mecio Gracco, è alla sua prima “uscita pubblica”. L’occasione è quella della festa organizzata per il decennale del polo ortofrutticolo della zona industriale, aperto nel 2003, due anni dopo l’inaugurazione del mercato ittico sorto nella stessa area dove ora si effettuano le contrattazioni tra produttori/pescatori e rivenditori all’ingrosso. Il prossimo 28 settembre, quindi, ci sarà quella che gli organizzatori hanno definito una «manifestazione conviviale e di spettacolo», pensata anche per tirare le somme dei primi dieci anni di attività del centro. Il consorzio, nato qualche mese fa con alla guida Sabato Pecoraro, ha deciso di riunire in una giornata di festa, musica, professionalità e divertimento.

Alle ore 16 ci sarà uno spettacolo di “Food visual design” a cura del maestro Antonio De Lorenzis che presenterà un corso base di “fruit carving” durante il quale verranno illustrate le più diverse e originali tecniche di intaglio vegetale; alle ore 20 ci sarà la consegna degli attestati ai commissionari e tecnici che nel corso degli anni hanno prestato il loro servizio all’interno del Centro agroalimentare. Alle 21.30 spazio alla comicità con lo spettacolo “Quarant’anni di carriera ma il meglio deve ancora arrivare”, one man show di Teo Teocoli. Chiuderà la serata un tripudio di fuochi d’artificio.

La giornata di festa, ricca di appuntamenti, servirà anche, come detto, a fare un bilancio dei primi dieci anni del polo ortofrutticolo che, a detta del direttore Alfonso Di Lorenzo, continua a crescere nonostante la crisi.

«Non abbiamo registrato cali nella movimentazione merci, anzi. Se nel 2011 i prodotti comprati e venduti sfioravano i 717 quintali, nel 2012 il peso della merce movimentata ha raggiunto i 723.380 quintali. Una mole di prodotti divisa in questo modo: i legumi freschi e gli ortaggi la fanno senza dubbio da padroni con i loro 356.650 quintali; segue la frutta con i suoi 306.575 quintali,, gli agrumi con 41.890 quintali, la frutta secca con 8.865 quintali e, infine, lo scatolame che muove una quantità di merce pari a 9.400 quintali».

L’unica nota che può essere considerata quantomeno non positiva è quella inerente la provenienza della merce. Alcentro agroalimentare di via Mecio Gracco più della metà dei prodotti oggetto di contrattazione tra produttori e concessionari è straniera. «La produzione nazionale, infatti, - spiega Di Lorenzo - raggiunge mediamente il 30 per cento, percentuale che nella stagione estiva può però arrivare anche al 55 per cento».

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