nocera superiore

In due a processo per l’operaio schiacciato nel capannone

NOCERA SUPERIORE. Sono due gli imputati attesi dal processo per la morte sul lavoro dell’operaio-asfaltista di Nocera Superiore, Francesco Guarnaccia, deceduto in un incidente il ventotto febbraio...

NOCERA SUPERIORE. Sono due gli imputati attesi dal processo per la morte sul lavoro dell’operaio-asfaltista di Nocera Superiore, Francesco Guarnaccia, deceduto in un incidente il ventotto febbraio del 2015 mentre lavorava all’impermeabilizzazione di un capannone. Il dibattimento attende per omicidio colposo collegato a condotte omissive Albino Armenante, responsabile di fatto dei lavori commissionati sul luogo della tragedia, e Giuseppe Russo, imprenditore titolare della omonima ditta di lavori di scavo e movimento terra, con sede a Cava de’ Tirreni. In particolare, l’azienda era esecutrice dei lavori di scavo all’esterno dei due lati del muro perimetrale del fabbricato industriale situato a Nocera Superiore, in via Nazionale. Con loro erano finiti sotto inchiesta, inizialmente, anche altri due soggetti per i quali c’è stato però un doppio stralcio e il procedimento separato.

Il cinquantatreenne Guarnaccia morì dopo essere stato schiacciato dal crollo del terreno rimosso con uno scavatore. Impiegato come operatore ecologico al Comune di Nocera Superiore, lavorava all’impermeabilizzazione del fabbricato di due piani, nella quale si stavano eseguendo dei lavori edili, secondo la ricostruzione dei carabinieri del reparto operativo di Nocera Inferiore. Guarnaccia in primis avrebbe rimosso con un escavatore il terreno adiacente al fabbricato, creando un fossato profondo oltre due metri, dove poi si sistemò per installare con il cannello d’asfalto la guaina bituminosa necessaria a coibentare l’edificio. Poco prima delle 14, secondo le ricostruzioni effettuate, il terreno accumulato sui bordi rovinò sull’uomo: sul posto intervennero i soccorsi, con ambulanze e successivamente i vigili del fuoco con una gru per sollevare i detriti e liberare la vittima. Guarnaccia però morì sul colpo, nonostante i tentativi di rianimarlo.

Sarà il dibattimento a verificare le effettive responsabilità dei due imputati, chiamati a rispondere delle eventuali mancanze ipotizzate nella prima fase delle indagini dalla Procura di Nocera Inferiore. Al cuore dell’informativa messa insieme dagli investigatori, con l’esecuzione di perizie e accertamenti, restano le norme previste in materia di sicurezza sul lavoro, con gli obblighi dei datori e degli addetti alla sicurezza, dalle protezioni previste alle condizioni di prevenzione per gli operatori chiamati a muoversi in condizioni potenzialmente pericolose. L’inchiesta, coordinata dal pm Daria Mafalda Cioncada, che ha diretto le attività di ricostruzione dei fatti, nella fase dell’udienza preliminare ha registrato la costituzione dei figli e della moglie del lavoratore quali parti civili.

Alfonso T. Guerritore

©RIPRODUZIONE RISERVATA