la politica

In Consiglio primi cambi e querele

Quello che ieri sera doveva essere un Consiglio Comunale di ratifiche tecniche sulle tariffe e rateizzazione della Tares si è trasformato in un’assise politica dove annunciare entrate,uscite e...

Quello che ieri sera doveva essere un Consiglio Comunale di ratifiche tecniche sulle tariffe e rateizzazione della Tares si è trasformato in un’assise politica dove annunciare entrate,uscite e spostamenti di partito. La prevista costituzione in consiglio del gruppo di Forza Italia, al posto del Pdl, da parte del capogruppo Damiano Cardiello, proprio non è andata giù al suo predecessore, Fausto Vecchio, che ha annunciato il suo passaggio al gruppo misto: ho appreso solo questa sera in consiglio comunale la decisione di costituire il gruppo Forza Italia in sostituzione al Pdl – ha dichiarato Vecchio – quello che può sembrare un semplice passaggio necessitava comunque di un coinvolgimento dei consiglieri, cosa non avvenuta e che ritengo gravissima per cui da questo momento mi dichiaro indipendente». Una dichiarazione, quella di Vecchio che va ad ingrossare le fila del gruppo Misto che dalla primavera acquista adesioni tanto da arrivare in consiglio comunale a quota 7 consiglieri. Meno doloroso, quasi atteso, il passaggio, o meglio ritorno, di Alfonso Cillo che dal Pd ricostituisce la lista civica ‘Fatti per Eboli’. Una seduta, quella di ieri sera, iniziata in maniera ‘violenta’ già dalle interrogazioni presentate dai Riformisti e dal Nuovo Psi che come risposta, hanno ricevuto dal sindaco Melchionda la lettura della querela per diffamazione presentata dal primo cittadino contro i consiglieri Carmine Campagna, Salvatore Marisei ed Antonio Petrone. Una denuncia di cinque pagine nelle quali il sindaco stigmatizza il comportamento istituzionale dei riformisti: «l’interrogazione consiliare non è zona franca dalla quale chicchessia possa parlare di brogli elettorali alle primarie o, ancora più grave, di aver abusato della mia carica per ostacolare gli interventi di polizia giudiziaria – scrive il sindaco – accuse infondate e diffamanti per le quali chiedo giustizia».