la polemica

«In campo per aiutare i deboli»

L’assessore Capaldo replica alle critiche mosse dai vendoliani

«Chi fa politica non deve parlare per sentito dire»: l’assessore Ilario Capaldo replica alle accuse sollevate nei confronti della gestione delle politiche sociali dai componenti di Sel.

Sinistra ecologia e libertà protocollò a Palazzo di Città una nota che rileggeva in maniera molto critica l’impegno dell’amministrazione rispetto ai temi sociali. In particolare, le attiviste del partito di Vendole segnalavano l’assenza di progetti in difesa delle donne, nonostante la Regione avesse approvato «il riparto delle risorse a favore degli Ambiti Territoriali per la realizzazione dei Centri Antiviolenza, in coerenza con il Piano Nazionale contro la violenza e lo stalking». La risposta di Capaldo non si è fatta attendere: «Per quanto riguardi i centri anti violenza, la riunione del Piano di zona per discuterne si è tenuta pochi giorni fa. Si è deciso che i fondi a disposizione, 189mila euro stanziati dalla Regione, saranno ripartiti sui tre distretti sanitari che compongono l’ambito S1».

In questo caso Nocera sarà capofila del distretto che la vede insieme ai comuni di Nocera Superiore, Roccapiemonte e San Giorgio. «Nocera - ha aggiunto Capaldo - sarà capofila del distretto a cui appartiene. Alla Regione paleseremo la possibilità di stabilire il centro anti violenza in via Falcone, nella struttura attigua al commissariato e la caserma della guardia di finanza, che accoglierà anche lo sportello anti racket e anti usura. Una struttura che noi definiamo Polo della legalità».

Il delegato ribatte anche all’accusa di immobilismo generalizzato: «Devo evidenziare che i componenti di Sel non si accorgono delle cose portate avanti in favore delle fasce deboli. Gli esempi sono tanti: trasporto sociale, i nuovi contrassegni per disabili, l’adesione al bando per il sostegno dei malati di Sla».

(s. d’a.)

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