In campo anche Letta «Fatti gravissimi Ora tolleranza zero»

Il premier al Coni: «Effetti drammatici sui valori dello sport» Iannone lo contesta: «Parla di una realtà sociale che ignora»

SALERNO. Non solo il governo dello sport, ora anche il premier Enrico Letta scende in campo per promettere tolleranza zero nei confronti del calcio ostaggio degli ultrà dopo la farsa inscenata allo stadio Arechi. «Domenica abbiamo assistito a fatti gravissimi, nei confronti dei quali serve tolleranza zero» ha detto Letta ieri, in visita al Coni. «Sono episodi che hanno un effetto drammatico nei confronti dei valori che lo sport trasmette», ha aggiunto il premier, sottolineando «l’effetto negativo e drammatico» di quanto avvenuto domenica nel derby, in particolare «l’effetto contrario rispetto a quei valori che lo sport trasmette». «I nostri figli - ha proseguito il premier - sanno chi è l’allenatore di una squadra di calcio e non chi è il presidente del Consiglio, per questo è fondamentale essere durissimi nei confronti di questi episodi e impegnarsi nel trasmettere valori positivi».

Concetti ribaditi anche dal capo della polizia, l’ebolitano Alessandro Pansa: «Il modello di sport che ho mente - ha detto Pansa - è diverso. A Salerno il campo di gioco è stato trasformato in un’arena in cui poteva accadere di tutto; queste cose non c’entrano nulla con lo sport e non devono succedere». Ma anche le più alte istituzioni sportive sono tornate sul “caso”. Chiede di fare luce sulle colpe il presidente del Coni Giovanni Malagò: «Ci sono responsabilità di più soggetti che hanno portato a questa disastrosa figura. C’è chi tanto deve agire sul fronte penale nel rispetto delle regole e della legge ma qualcuno la responsabilità se la deve prendere del perché si è ostaggi di queste categorie. Fino a quando non si cambiano le regole non si cambia la mentalità». Giusto alzare la guardia anche per il presidente della Figc, Giancarlo Abete: «Bisogna intervenire in maniera seria - ha detto al termine della giunta Coni - le nostre norme sono in linea con gli organismi internazionali con sanzioni importanti. L’approfondimento ci permetterà di capire una vicenda che ha portato effetti devastanti».

Quanto accaduto a Roma, però, ha provocato anche reazioni e polemiche a Salerno. In primis quella del presidente della Provincia, Antonio Iannone: «Letta e Prandelli parlano di realtà sociale che non conoscono». «Quello che è successo – ha scritto in una nota – non può mettere in discussione la civiltà della nostra terra e l’onestà del nostro popolo. La superficialità di giudizio sta creando un grave danno d’immagine al territorio e sedimenta un luogo comune che sottrae alle responsabilità delle scelte i vertici della Lega Pro, veri colpevoli di questo disastro sportivo».