In bici sulle scale, è ancora grave

Sentiti i tre ragazzi che erano in compagnia del diciassettenne. Preghiere e appelli su Facebook

E’ ancora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” il diciassettenne M.S., che nella serata di domenica è entrato in coma in seguito ad una brutta caduta dalla bicicletta mentre stava cercando di scendere, in sella alle due ruote, la rampa di scale di via Belvedere.

Le sue condizioni sono ancora critiche, a due giorni di distanza dall’incidente, e al momento non si sa ancora come evolverà la situazione clinica. Nei prossimi giorni si capirà se è andata a buon fine l’operazione alla testa effettuata dall’equipe del “Ruggi”: per ora il giovane è ancora ricoverato in stato di coma.

Nella giornata di ieri intanto sono stati sentiti i tre ragazzi che erano con lui al momento dell’incidente. Dal loro interrogatorio potrebbero arrivare indicazioni sull’accaduto utili sia ai familiari del giovane originario del quartiere Carmine, che agli agenti di polizia che da due giorni stanno indagando sulle dinamiche della caduta. Unici testimoni della tragedia, sono stati i primi a dare l’allarme dopo la caduta, avvertendo di corsa i medici della Clinica del Sole, non lontana dalle scale, per cercare aiuto.

Data la chiusura domenicale dei negozi, l’ora serale e i pochi passanti in zona, probabilmente sarebbe passato molto tempo prima della scoperta del giovane che nel frattempo aveva perso i sensi, se non ci fossero stati gli amici.

Sono stati il dottor Domenico Gammaldi e la dottoressa Annaluce Zambrano della Clinica del Sole, in via Belvedere, i primi a prestare soccorso medico al ragazzo, in attesa dell’ambulanza che dopo pochi minuti è arrivata in via Belvedere per trasportare d’urgenza il diciassettenne al “Ruggi”. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo avrebbe riportato un trauma cranico e una forte escoriazione alla mano, ma dopo il trasporto in ospedale si è capito che la situazione era molto più grave del previsto.

Il tragico episodio è accaduto intorno alle 21 di domenica, poco distante dalla clinica del rione Petrosino. Il ragazzo era in compagnia di tre ragazzi, conosciuti solo nel pomeriggio, con il quale condivideva la passione per la bicicletta. Una passione che lo rendeva sicuro sulle due ruote portandolo a tentare delle acrobazie.

Sulla scalinata che collega via Belvedere con via Petrosino M.S. ha deciso di compiere una serie di evoluzioni e di percorrere il tratto di scale in bicicletta. La caduta, complice il buio e le condizioni non proprio perfette della scalinata, è arrivata subito: M.S. è caduto all’indietro, sbattendo il capo al suolo. Da lì, dopo l’allarme dei tre ragazzi, è iniziata la corsa contro il tempo. Sconvolti gli amici che ora sulla sua pagina Facebook lo incoraggiano a reagire e a superare il grave incidente. Appartenente ad un gruppo scout di Salerno, in molti lo definiscono come un ragazzo tranquillo, pacato, amante dell’avventura e della natura. Gli amici più stretti, coloro che lo frequentano tutti i giorni, si sono stretti in preghiera, sperando fino all’ultimo che il diciassettenne possa riaprire gli occhi e superare la crisi.

Emilio D’Arco

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