In biblioteca solo con un clic grazie alla piattaforma Ariel

Docenti e studenti possono accedere a tutte le pubblicazioni dallo smartphone In una sezione l’elenco dei dieci testi più consultati al mondo nell’ultimo mese

Una biblioteca così leggera da entrare in una tasca, aperta ventiquattr’ore su ventiquattro, con contenuti sempre a disposizione, senza orari da rispettare né file da fare, ma comodamente consultabile dal proprio computer, tablet o smartphone. Ogni studente universitario sa che il primo scoglio da superare per annotare l’ennesimo esame sul proprio libretto è la ricerca del libro di testo, una sfida apparentemente facile per chi ha la possibilità di acquistare volumi freschi di stampa, ma ben più complicata se il manuale bisogna prenderlo in prestito. A venire in aiuto di quanti, persi tra scaffali e libri mai trovati, vagano per i corridoi delle biblioteche è Ariel (Accesso alle risorse elettroniche), la piattaforma che permette la ricerca e la localizzazione, in maniera semplice, di libri, riviste, articoli scientifici, tesi di dottorato e molto altro. Il progetto si avvale di un sistema di funzionamento semplice, il primo passo è quello di accedere al sito www.biblioteche.unisa.it/mobile dove è in funzione da qualche giorno il portale.

Da qui i docenti, i ricercatori e gli studenti possono inserire in un box presente sul proprio display una parola chiave che darà il via alla ricerca del testo. Il portale, facendo leva su criteri del tutto simili a quelli adottati da strumenti online di largo utilizzo, basti pensare al motore di ricerca Google, mostrerà i risultati corrispondenti alla parola chiave scelta che potranno essere poi affinati e organizzati secondo i parametri tematici, cronologici, linguistici selezionati dal fruitore. Con Ariel, quindi, sarà possibile accedere immediatamente a testi completi e utilizzare una vasta gamma di servizi per scaricare citazioni e condividere i risultati della propria ricerca. Il servizio, a cui il Centro bibliotecario dell’Università di Salerno lavora dal 2010, ha visto diversi aggiornamenti negli anni, ampliando e migliorando la piattaforma. All’interno di Ariel è attiva la sezione “BX hot articles”, che offre l’elenco dei dieci contributi scientifici più consultati nell’ultimo mese da ricercatori di tutto il mondo. Una ulteriore sperimentazione riguarda il sistema QRcode (Quick Response code), il codice a barre bidimensionale composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Il dispositivo è impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un cellulare dotato di videocamera e di un semplice software di scansione. Sarà sufficiente inquadrare il tag per leggere sul proprio dispositivo una serie di informazioni sul volume che si ha davanti.

Rita Esposito

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