In azione i “ladri di tablet” Nuovo raid in una scuola 

Il colpo a San Vito di Montecorvino Pugliano è l’ultimo di una serie in provincia Il bottino è quasi sempre lo stesso: strumenti informatici spesso obsoleti

MONTECORVINO PUGLIANO. Rubati sei minicomputer dal plesso scolastico della frazione San Vito. Il furto è forse imputabile alla “banda dei tablet” che sta facendo razzia nelle scuole della Piana del Sele. I ladri hanno agito di notte, forzando un accesso e riuscendo a rubare la strumentazione informatica per uso didattico. La scoperta è avvenuta solo il mattino seguente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretta dal maggiore Vitantonio Sisto. La matrice, almeno dalla comparazione dei casi, sembra essere la stessa. Tutto lascia pensare che in azione di notte ci sia una banda di malviventi dedita proprio ai furti in danno delle scuole.
Quello perpetrato nelle aule dell’istituto di San Vito è solo uno dei furti registrati nell’ultima settimana. Ad aprire l’elenco sono state le scuole di Olevano sul Tusciano, dove martedì notte sono spariti tablet e notebook dal plesso della frazione Monticelli, e il liceo scientifico “Medi” di Battipaglia, dove sono stati asportati altri computer. Segnalazioni di furti nelle scuole arrivano anche da Capaccio, dove i ladri sono entrati in altre due scuole. Stavolta la banda – siamo sempre nel campo delle ipotesi – è entrata notte tempo nella sede dell’istituto alberghiero della frazione Gromola e poi nella scuola primaria di Capaccio Scalo. La conta dei danni parla di cinque computer rubati. Si tratta in prevalenza di notebook usati per i comandi della Lim. Di solito sono conservati in cassette di ferro con lucchetto poste sotto la lavagna multimediale. I ladri le scardinano e portano via il contenuto. Operazione che fanno con una certa celerità, incuranti talvolta dell’allarme che suona.
I ladri, nella maggior parte dei casi, si impossessano di materiale informatico obsoleto. Non sempre, infatti, trovano prodotti di ultima generazione. L’idea è che agiscono a caso, consapevoli che ormai tutte le scuole hanno effettuato negli anni scorsi un processo di informatizzazione. Quello avvenuto nella Piana del Sele è stato un autentico raid ben mirato. In due notti, tra il 29 e il 31 ottobre, si sono concentrate le denunce dei dirigenti scolastici. In alcuni casi, dove sono scattati gli allarmi, sono arrivati sul posto anche i carabinieri, ma i ladri erano riusciti già a far perdere le tracce. Le indagini proseguono a ritmo serrato. Si cercano elementi utili che possano aiutare a stringere il cerchio sui malviventi. Testimonianze, video e ogni dato è spulciato dagli investigatori per incastrare i ladri dei tablet.
Massimiliano Lanzotto
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