In aula passa la Tares Ci sono aumenti in arrivo

Angri: l’amministrazione spera di compensare con la lotta all’evasione Il problema riguarda principalmente la tassa sulla spazzatura molto elevata

ANGRI. L’istituzione del nuovo tributo, Tares, sostitutivo della Tarsu, è stato l’argomento più atteso dai cittadini, tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale, che si è tenuto martedì sera.

Il punto, su proposta dell’assessorato al bilancio, in consiglio, è stato approvato all’unanimità.

In attesa di ulteriori direttive statali non è ancora stato quantizzato il tributo, ovvero le tariffe non sono state ancora stabilite, ma sono state, invece, deliberate le quattro rate, per il suo versamento.

Relativamente ai costi, l’assessore al bilancio, Giacomo Sorrentino, anticipa che non ci dovrebbero essere aumenti per i contribuenti angresi, grazie alla politica attuata dall’amministrazione Mauri. «Noi avevamo l’obbligo determinare le quattro rate di scadenza per il pagamento del tributo Tares, -spiega l’assessore Giacomo Sorrentino- che, com’è noto, sostituirà la Tarsu, siccome la normativa nazionale non è stata ancora definita perché il governo si è riservato di apportare delle modifiche».

Ancora l’assessore: «Quindi per il momento l’unica incombenza che avevamo era appunto quella di deliberare le rate di scadenza, che sono state fissate per il 20 giugno, 20 luglio e 20 agosto, mentre il saldo è stato fissato per il 16 dicembre».

Tuttavia Sorrentino evidenzia che la Tares, a differenza della Tarsu, comporterà dei costi aggiuntivi, perché non è destinata a coprire più soltanto il ciclo dei rifiuti, ma anche i cosiddetti servizi indivisibili, come solo per fare qualche esempio l’asfalto delle strade, la pubblica illuminazione.

«La normativa nazionale prevede che al costo della Tarsu - aggiunge Sorrentino - sia sommata un’ulteriore somma, pari a 30/40 centesimi a metro quadro, per coprire i nuovi servizi».

Però l’assessore subito rassicura l’utenza: «Noi, però, grazie al recupero del l’evasione, contiamo di ridurre quest’addizionale, e pensiamo addirittura di portarla vicino allo zero. I cittadini, quindi, possono stare tranquilli. È vero che dobbiamo sottostare alle nuove direttive statali, ma cercheremo di non cambiare, se non marginalmente, le tariffe Tarsu, che con 2,58 euro al metro quadro per abitazione civile, è la più bassa dell’Agro».

Naturalmente questo dipenderà molto anche da come si evolverà la situazione a livello nazionale.

Maria Paola Iovino

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