In aula il video choc della strage al bar

Sassano, la vettura guidata da Gianni Paciello andava a 149 chilometri orari quando travolse e uccise i quattro giovani

SASSANO. Entra nel vivo al tribunale di Lagonegro il processo a carico di Gianni Paciello, accusato di omicidio colposo plurimo aggravato. Ieri mattina si è rivissuto quello che avvenne 8 mesi fa davanti al bar New King di Sassano. In aula infatti è stato proiettato il video registrato dalle telecamere di videosorveglianza del Comune che ha ripreso attimo per attimo la tragedia. Nel filmato si vede l'auto transitare sulla SP 11 verso Sassano, arrivata davanti alla rotatoria la vettura prosegue la sua folle corsa colpisce il cordolo del rondò, decolla e si schianta davanti all'ingresso del bar. A terra restano i corpi esanimi di 4 ragazzi, Luigi Paciello di 14 anni (fratello di Gianni), i fratelli Giovanni e Nicola Femminella di 17 e 22 anni e Daniele Paciello di 15 anni. Ieri sono stati inoltre ascoltati i testimoni dell'accusa e delle parti civili; hanno deposto davanti al giudice Salvatore Bloise i carabinieri che effettuarono i rilievi sul luogo della tragedia ed un testimone oculare che si trovava nei pressi del bar "New Club 2000" quel pomeriggio del 28 settembre.

Il perito nominato dalla Procura ha confermato che, come era trapelato già nei giorni successivi alla tragedia, la Bmw guidata da Paciello raggiunse una velocità di 149 km orari e che l'auto non aveva alcun problema meccanico.

L'accusa a carico del 22enne che era stata inizialmente ipotizzata fu quella di omicidio volontario poi derubricata in omicidio colposo. A febbraio il gup aveva respinto sia la richiesta di rito alternativo presentata dagli avvocati Alfonso Giuliano e Gennaro Lavitola, difensori di Gianni Paciello, sia la richiesta di chiamata in causa dell’assicurazione, perché la polizza non era intestata all’imputato.

In aula ieri erano presenti i genitori di Nicola e Giovanni Femminella e di Daniele Paciello insieme ad alcuni parenti e amici. Gianni Paciello, l'imputato, invece era assente. La prossima udienza si terrà tra poco più di 20 giorni, il 5 giugno, quando saranno ascoltatigli ultimi testimoni delle parti civili. Attualmente il 22enne si trova agli arresti domiciliari in una struttura dalla Caritas.

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