In arrivo un nuovo sgombero

Scoperta una donna che non abitava nella casa assegnata in via Ferrara

È pronto un’altro sgombero coatto a Pregiato, in via Luigi Ferrara. Il provvedimento riguarda un altro caso di assegnazione scaduta e interessa una signora che, nonostante sia entrata in possesso della casa popolare da circa tre anni, non l’ha mai abitata con continuità. In pratica dalle indagini espletate è risultato che l’assegnataria abitava in un altro alloggio di un comune dell’Agro nocerino e che quella casa popolare di via Luigi Ferrara era in realtà diventata un optional più che una casa di necessità.

La prova regina che la donna non abitava in quella casa, è arrivata dai controlli sui consumi delle utenze domestiche, risultati quasi pari a zero. Le indagini hanno, altresì, constatato che talune volte ad aprire le finestre di quella casa per poi andare via, erano persone diverse dall’originaria assegnataria.

Ma sono ancora numerose le abitazioni popolari che presto rientreranno nelle disponibilità del Comune, dopo i precedenti provvedimenti di revoca scaturiti dall’indagine congiunta condotta da carabinieri e personale dell’amministrazione cittadina. Le accuse agli assegnatari vanno dalla presentazione di dichiarazioni non veritiere alla mancata abitabilità dell’alloggio assegnato. Altri provvedimenti sono stati invece notificati per il superamento del reddito consentito per avere diritto a un alloggo popolare, ma anche per la dichiarazione incompleta del reddito familiare.

Grazie all’indagine si stanno dunque liberando molti alloggi popolari. Allo stato sono dieci le case che in seguito al lavoro dei carabinieri, del tenente Vincenzo Tatarella, sono ritornate nelle disponibilità dell’ente. Si tratta di cinque case da 45 metri quadrati, due da 55, due da 75 e un’altra da 95. Con lo sgombero coatto previsto a giorni, si libererà un’altra casa popolare di 45 metri quadrati. Un passo avanti verso la possibilità di assegnare la casa tornata disponibile a quelle poche anziane che ancora vivono nei prefabbricati allestiti subito dopo il terremoto.

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