In arrivo tagli agli stipendi per 800 addetti alle pulizie

In bilico la gara d’appalto per il servizio in tutte le strutture dell’Asl Sarà quasi dimezzato l’orario di lavoro. Proclamano lo stato di agitazione

Nuova batosta per gli addetti alle pulizie degli ospedali dell’Asl di Salerno. Ottocento operatori rischiano di perdere il lavoro o vederselo ridimensionato. All’orizzonte una decurtazione del 40% sull’orario di lavoro che, attualmente, in alcuni casi a stento arriva alle venti ore settimanali. La tegola è caduta sulle loro teste qualche giorno fa, quando la Soresa ha risposto a una nota del direttore generale Antonio Giordano indicando che la nuova gara d’appalto per le pulizie doveva passare per la Consip – la società di cui il ministero dell’Economia è azionista unico – e non andava bandita autonomamente. Il 24 ottobre il manager dell’Asl aveva rilevato la necessità di garantire un servizio integrato per pulizie, sanificazione e ausiliarato, negli ospedali, nei distretti e nei dipartimenti aziendali. Il manager chiese, in una lettera alla Soresa, l’autorizzazione all’espletamento della procedura in autonomia, per affidare il servizio triennale per un importo presunto di 28.400.000 euro iva esclusa. Il 15 novembre la Società regionale per la sanità ha risposto che la categoria di servizi di pulizia rientra tra quelle per cui vi è l’obbligo di ricorrere alle convenzioni Consip e che c’è già una gara bandita, con data di attivazione a febbraio 2017. Mentre per l’ausiliarato ha sollecitato la verifica con la struttura commissariale.

Per i sindacati è la peggiore notizia che i lavoratori potevano ricevere. Cgil, Cisl e Uil hanno per questo proclamato lo stato di agitazione e chiesto alla prefettura di convocare il cosiddetto tavolo di raffreddamento. L’incontro è stato fissato per lunedì e sono stati invitati i responsabili di Soresa, Regione, Dussmann Service – la società che si occupa del servizio di sanificazione – e le organizzazioni sindacali. Nella loro nota, Maria Rosaria Nappa di Filcams Cgili, Biagio Montefusco di Fisascat Cisl e Gennaro Scarano di Uil trasporti, evidenziano che le «maestranze vivono una profonda tensione dovuta alle incertezze di salvaguardia lavorativa e retributiva, che inevitabilmente accompagnano l’acquisto del servizio in convenzione Consip». Secondo i sindacati la società regionale usa due pesi e due misure perché «in analoghe condizioni ha ritenuto possibile bandire la gara d’appalto per il servizio di ristorazione per la regione Campania, tra cui la stessa Asl Salerno e l’azienda Ruggi d’Aragona».

«L’incontro di lunedì sarà solo il primo passo – ha detto Prisco Fortino della Fisascat Cisl – Siamo abituati a questo tipo di battaglie. Già in passato abbiano dato prova della nostra tenacia».

Salvatore D’Angelo

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