Ambiente

In arrivo anche i migranti per la pulizia delle strade

Un maggior numero di spazzini e di guardie ambientali, un controllo più severo e puntuale del territorio anche con l’ausilio di telecamere, l’impiego dei migranti (a titolo assolutamente gratuito) in...

Un maggior numero di spazzini e di guardie ambientali, un controllo più severo e puntuale del territorio anche con l’ausilio di telecamere, l’impiego dei migranti (a titolo assolutamente gratuito) in progetti di pubblica utilità: sono questi i punti del nuovo progetto ambientale che, nelle idee dell’amministrazione comunale, dovrebbe contribuire a rendere Battipaglia più pulita.

Servirà del tempo, ma le linee guida del piano sono state tracciate. A partire dal mese di settembre inizierà l’impiego dei migranti. Un manipolo di circa cinquanta rifugiati ripulirà l’area dello svincolo autostradale, in particolare la zona all’interno della rotatoria. Il progetto è nato dall’intesa firmata due settimane fa tra il Comune, la cooperativa sociale Ccm (Communication centre multilingue) e l’associazione Mulieres-Donne del Sud. Con il via libera della Prefettura di Salerno, si cercherà di coinvolgere i migranti presenti nei centri di accoglienza gestiti dalla Ccm (circa 400 profughi) in progetti sociali per favorire l’integrazione sociale. Secondo le previsioni dovrebbero essere coinvolti circa 50 migranti. Il dato è previsto grazie alle esperienze di altri comuni (Eboli) che hanno già portato avanti questo tipo di progetti. Almeno per il momento, non saranno coinvolti i migranti del centro residence Rodopa di via Spineta. Gli uffici tecnici comunali stanno predisponendo un progetto di videosorveglianza sull’intero territorio comunale – l’ennesimo negli ultimi anni – da proporre alla Regione Campania per ottenere i necessari finanziamenti.

Gli occhi elettronici dovrebbero essere posizionati in tutti i quartieri della città e soprattutto dove la presenza endemica di microdiscariche è ormai accertata. Un’idea concretizzata una decina d’anni fa dall’allora sindaco Alfredo Liguori, ma di quell’impianto di videosorveglianza restano solo poche telecamere attive e funzionanti, a causa di una cattiva manutenzione ordinaria. Ora servono altri soldi, Le guardie ambientali tuttora in servizio sono appena quindici. Pochissime per sorvegliare un territorio di quasi 57 chilometri quadrati. Così come sono pochi gli spazzini in servizio: dodici. Sia per quanto riguarda le guardie ambientali che per gli spazzini, il Comune attuerà una sorta di recruiting a partire dal mese di settembre. Gli ispettori ambientali saranno formati con l’ausilio della Protezione civile e del personale di Alba Ecologia. Gli spazzini, invece, subiranno un aumento semplicemente riorganizzando i dipendenti già in servizio ad Alba. Un’operazione che non farà felici tutti i lavoratori della municipalizzata, ma che dovrebbe garantire una maggiore pulizia della città.

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