Caos sanità

In 700 alla fiaccolata per salvare il Fucito

Corteo di protesta ieri sera a Mercato San Severino in difesa dell'ospedale

MERCATO SAN SEVERINO. Settecento persone circa hanno partecipato, ieri sera, alla fiaccolata per la tutela dell’ospedale “Gaetano Fucito” di Curteri. L’applicazione della legge 161, infatti, ha comportato la chiusura dei reparti di ginecologia e maternità, uno dei fiori all’occhiello del nosocomio con circa 500 parti l’anno.

La marcia notturna è stata organizzata dal “Comitato spontaneo pro-ospedale”, dall’associazione “Per il diritto alla salute del Cittadino” e dalla parrocchia “S.Marco a Rota” di Curteri. Presenti i parroci di Curteri, don Raffaele De Cristofaro, e di S. Angelo, don Antonio Sorrentino, componenti del "Comitato cittadino difesa del territorio e della cultura", guidato dal giornalista Raffaele Grimaldi, rappresentanti di Rifondazione comunista, del club podistico “Isaura Valle dell’Irno”

. Hanno partecipato anche rappresentanti bypartisan dell’amministrazione: Mauro Iannone, presidente del consiglio comunale, i consiglieri Fabio Iannone, Carmine Ansalone, Carlo Guadagno, Franco Iannone.
Diversi gli striscioni esposti: tutti invocavano la difesa e il miglioramento dell’ospedale.

«Non solo chiediamo - dice Grimaldi - la riapertura dei reparti chiusi ma anche un complessivo potenziamento del nostro ospedale che ora fa parte dell’azienda ospedaliera universitaria “Ruggi” di Salerno. Con un bacino di 100mila utenti circa, serve la Valle dell’Irno, l’Università, gli svincoli autostradali dell’A30 Salerno-Caserta, del raccordo Salerno/Avellino, il Montorese e parte dell’Agro».

Mentre sono iniziati i lavori al pronto soccorso e quelli per oncologia e medicina legale, il “Fucito” perde ginecologia.