In 30mila stregati dalle canzoni del vecchio ragazzo

In piazza Amendola il concerto di Antonello Venditti Il brindisi di Claudia Gerini con il sindaco Napoli e De Luca

SALERNO. Giacca di pelle, Ray-ban e jeans stracciati: Antonello Venditti ha vestito i panni di sempre per il concerto di Capodanno in piazza Amendola, la sera della vigilia, sfidando il freddo pungente che non ha trattenuto a casa circa 30mila persone. Il “ragazzo di Tortuga” ha cantato per due ore filate e avrebbe continuato, «ma mi hanno detto che prima della mezzanotte me ne devo andà o me cacciano», ha scherzato con il pubblico prima di lanciare nell’aria, come da tradizione, il suo cappello Panama. E chi pensava di assistere a una tappa del tour dell’ultimo disco è rimasto spiazzato; il cantautore ha sorpreso tutti con una scaletta insolita, aprendo la serata con “Raggio di luna”, un brano racchiuso in “Benvenuti in Paradiso” e certo non tra le sue hit di maggiore successo.

Ma da lì in poi è stato tutto un susseguirsi delle canzoni che gli sono valse un posto di riguardo nell’empireo della canzone d’autore italiana: “Peppino”, “Piero e Cinzia”, “Alta marea”, “Ci vorrebbe un amico”. C’è stato, su “Stella”, l’omaggio, reso con delle proiezioni, ai ragazzi italiani uccisi dal terrorismo: Giulio Regeni e Fabrizia Di Lorenzo su tutti. Un tributo calcistico, naturalmente a Totti, è sbucato invece tra una strofa e l’altra di “Giulio Cesare”, ricordandoci il forte attaccamento di Venditti alla sua Roma, «perché è il senso della comunità che fa andare avanti le cose e qui a Salerno è forte», ha detto a una folla partecipe ma composta come non lo era da anni. Ha salutato dal palco un suo fan, tale Cancrini, che pare lo segua ovunque, poi si è seduto al piano per intonare i brani che racchiudono l’essenza del suo stile: “Sotto il segno dei pesci”, “Sara”, “Notte prima degli esami”, “Ci vorrebbe un amico”.

Sul palco con lui c’era la storica band, con i musicisti di sempre tra cui anche il salernitano Angelo Abate. Sullo sfondo anche immagini dei compagni scomparsi: Lucio Dalla, Pino Daniele e tanti altri grandi della musica. Finale affidato a “In questo mondo di ladri” il suo inno anti-politico che ha preceduto il brindisi di mezzanotte insieme alla madrina della serata, Claudia Gerini, felice di tornare a Salerno dove aveva recitato al teatro Verdi. L’attrice romana è stata affiancata dal giornalista Rai, Gian Maurizio Foderaro.

Al brindisi finale si sono uniti, come da tradizione, il sindaco, Vincenzo Napoli, e Vincenzo De Luca, che quest’anno ha rivolto l’ultimo pensiero dell’anno «ai ragazzi dei quartieri, alle famiglie terremotate, alle famiglie dei detenuti, agli anziani. Che sia l’anno del sud e del riscatto del mezzogiorno d’Italia, e del lavoro per i nostri giovani, costi quel che costi».

Toni più morbidi quelli del sindaco Napoli che ha detto che ha ribadito: «Salerno è la città delle luci» E alle luminarie d’artista si sono aggiunti i fuochi che per circa mezz’ora hanno illuminato il mare e la spiaggia di Santa Teresa dove si sono radunati in tanti per iniziare il nuovo anno.

Alessandra De Vita

©RIPRODUZIONE RISERVATA