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In 200 per salvare la Villa dal degrado

SCAFATI. Oltre 200 scafatesi hanno risposto all’appello, diventato virale sui social, per salvare dal degrado la Villa Comunale. Sergio Catalano, responsabile del comitato “Sos Salviamo la Villa”, ha...

SCAFATI. Oltre 200 scafatesi hanno risposto all’appello, diventato virale sui social, per salvare dal degrado la Villa Comunale. Sergio Catalano, responsabile del comitato “Sos Salviamo la Villa”, ha guidato la mobilitazione che ieri a Scafati, per oltre due ore, ha invaso Villa Wenner. «In molti volevano firmare la petizione, ma abbiamo accettato solo quelle di chi era munito di documento d’identità perché vogliamo fare le cose in maniera corretta - ha detto - questo è un discorso allargato a tutte le associazioni del territorio e con i cittadini che hanno risposto al nostro invito abbiamo esposto loro l’intenzione di voler allargare questo impegno agli altri parchi della città come Polverificio Borbonico, parco Primato e zona adiacente la pista ciclabile in via Terze. Siamo pronti a replicare l’iniziativa anche a giugno. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Villa Wenner è degli scafatesi».
Ieri gli attivisti hanno iniziato a pulire alcuni viali della Villa, ma la vera operazione di bonifica inizierà solo nei prossimi giorni. «Lo faremo in maniera professionale - ha continuato Catalano - per ora aspettiamo di essere ricevuti dal prefetto Giorgio Manari, capo della Commissione straordinaria del Comune. A lui chiediamo con urgenza un intervento di manutenzione straordinaria per tutte le preesistenze arboree ed arbustive al fine di ripristinare il loro corretto stato vegetativo. Considerato il valore e l’importanza del patrimonio botanico del parco, l’intervento dovrà essere eseguito secondo il progetto di un tecnico agronomo esperto, con analisi dettagliata dello stato delle piante e del terreno e dovrà tenere conto del parere della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino. Inviteremo la commissione a programmare con scientificità la manutenzione ordinaria del verde affidandola con gara pubblica ad azienda di comprovata esperienza nel settore specifico della manutenzione dei giardini storici, secondo un ciclo almeno quinquennale con monitoraggio almeno trimestrale, delle attività. La Villa rappresenta un bene comune, un luogo in cui ogni scafatese ritrova identità, memoria collettiva e forte senso di appartenenza alla propria comunità».
Domenico Gramazio
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