Imprenditore evita la cartella da 760mila euro 

Il tribunale gli ha dato ragione contro Equitalia chiamata anche a pagare le spese processuali

Cartella esattoriale da pagare per un totale di 760mila euro, imprenditore scafatese vince contro l’ex Equitalia ed evita così il fallimento della sua azienda. Il magistrato della sezione fallimentare del Tribunale di Nocera Inferiore, Bianca Manuela Longo, infatti, ha dato torto ai vertici dell’attuale Agenzia delle Entrate-Riscossione, che avevano intimato all’industriale di pagare il presunto debito fino a depositare istanza di fallimento per la sua impresa. Ma i giudici hanno accolto la tesi del legale dell’uomo, l’avvocato Marco Cucurachi, che ha sostenuto l’illogicità della richiesta.
Finisce così un incubo giudiziario partito nel 2017, quando al contribuente è stata notificata una richiesta per oltre un miliardo delle vecchie lire. Somme legate a presunti tributi mai pagati. Immediata è stata l’impugnazione dell’atto, con la difesa che ha puntato il ricorso sulla illegittimità della notifica in quanto i tributi erano già stati pagati. Così, per i giudici del Tribunale nocerino tutto ha portato a pendere favorevolmente per l’imprenditore di Scafati. Infatti, è passata la linea che permette al contribuente di non sborsare un euro attraverso il principio della compensazione. L’avvocato Cucurachi, infatti, ha dimostrato che già 500mila euro erano stati pagati negli anni passati, mentre altri 400mila euro sono risultati un credito che l’imprenditore vanta dallo Stato. In questo modo, dunque, è emerso che il titolare dell’azienda aveva già pagato tutti i tributi su cui puntava il dito l’ex Equitalia.
Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate-Riscossione è stata condannata al pagamento delle spese processuali. «Si tratta di una sentenza che può fare giurisprudenza. Sono contento per aver contribuito a ridare linfa vitale a un amico imprenditore che non meritava il fallimento», ha detto Cucurachi, legale che ha seguito la vicenda fin dall’inizio.(d. g.)
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