Imposte e multe da riscuotere Salerno in coda alla classifica 

L’analisi del Sole 24 Ore lancia l’allarme sui conti. Forza Italia: «Il Comune è a rischio default» Solo il 33 per cento delle contravvenzioni viene incassato. E per rette e affitti si supera di poco il 30

Solo il 33,5 per cento di multe e contravvenzioni, appena il 30,4 di rette e affitti e il 62,6 per cento delle imposte: è quello che il Comune di Salerno riesce a incassare su quanto gli è dovuto dai contribuenti, numeri che lo posizionano sul fondo della classifica nazionale dei capoluoghi di provincia e, soprattutto, mettono a rischio i conti.
L’analisi è del quotidiano economico “Il Sole 24 ore”, che elaborando i certificati di conto consuntivo del 2016 lancia l’allarme sulla stabilità finanziaria di decine di Comuni. Non si parla di errori nelle previsioni di entrata, ma della capacità di riscuotere somme che sono già accertate in consuntivo e quindi dovute. In questa fase il meccanismo troppo spesso s’inceppa, generando quel fenomeno dei “residui attivi” che di anno in anno sono appostati in bilancio nella colonna delle entrate e che però rischiano di rimanere un cifra soltanto virtuale. Sul fronte degli affitti e dei servizi pubblici (asili nido, trasporto scolastico) solo sette enti fanno peggio di Salerno, e nessuno è in Campania. Va poco meglio per la riscossione dei tributi, dove più in giù ce ne sono nove tra cui Napoli e Avellino; mentre sulle multe restano indietro altri 26 municipi, compreso Napoli.
Eppure nel consiglio comunale di Salerno che su questo tema le opposizioni alzano il tiro, parlando senza mezzi termini di conti “truccati”. Poi è arrivata la nuova normativa, che ha imposto una sorta di pulizia periodica dei bilanci con la cancellazione di quei residui che si trascinano da troppo tempo e il cui incasso può dunque ritenersi impossibile. È un giro di vite che secondo i calcoli della Ragioneria dello Stato ha fatto uscire dalle casse dei municipi italiani qualcosa come 30 miliardi e 900 milioni di euro. La riforma permette di ripianare in trent’anni il deficit che ne deriva, ma impone anche di congelare in un fondo di garanzia una somma proporzionale alle mancate riscossioni. «Si sta scaricando sulle future generazioni una pesantissima mole di debiti» avverte il consigliere comunale Roberto Celano, che nell’analisi del Sole 24 Ore legge per il Comune di Salerno il rischio di default. Di più: «La preoccupante discrasia tra posizioni creditorie e debitore evidente anche nel bilancio consolidato incautamente approvato nell’ultimo consiglio dalla maggioranza, nonostante il parere dei revisori non positivo, fa sorgere il sospetto che i dati sarebbero ancora più gravi se si andasse ad analizzare anche la situazione economica» aggiunge il consigliere di Forza Italia. E dal partito arriva anche la voce del vice coordinatore Gaetano Amatruda, secondo cui «la situazione di bilancio è critica» e «serve un’azione verità e maggiore responsabilità». Per questo invoca un intervento immediato degli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze e invita tutti gli organi di controllo ad accendere i riflettori su Palazzo di Città. (c.d.m.)
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