Impiccato nella doccia Autopsia per un 50enne

Ha destato clamore in città la morte di un professionista molto noto Il corpo è stato ritrovato dai familiari, il magistrato ha aperto un’inchiesta

I soccorritori del 118, allertati dai familiari, l’hanno trovato già morto nel bagno di casa. Il corpo penzolava dalla cabina della doccia; un cappio, realizzato con la cintura dell’accappatoio, gli cingeva il collo.

Sul posto, un’abitazione nella zona collinare, sono subito giunti, ieri mattina alle 12.30 circa, anche gli agenti della Sezione Volanti, diretta dal vice questore aggiunto Rossana Trimarco, che hanno constatato il decesso del cinquantenne salernitano molto noto in città.

Per i poliziotti tutto lascia intendere che si tratti di un suicidio, ma il sostituto procuratore di turno ieri pomeriggio ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio dell’ospedale di via San Leonardo per l’autopsia. Prima di restituirla ai familiari, come da prassi, vuole accertare con esattezza la causa e l’ora del decesso.

La notizia della morte del cinquantenne si è subito diffusa ieri mattina in città, perché si tratta di persona nota sia per l’attività che svolgeva e sia perché sposato con una altrettanto nota commerciante del centro. A quanto si è appreso, già qualche anno fa, l’uomo avrebbe tentato di togliersi la vita per problemi di natura economica collegati alla sua attività professionale. È verosimile che da quelle difficoltà non si sia più risollevato e abbia potuto decidere di farla finita. Di sicuro, dalle cose che aveva pubblicato nei giorni scorsi sul suo profilo Facebook, non attraversava affatto un momento felice: una canzone di Antonacci “Le cose che hai amato di più” con accanto una sua frase “a volte la vita ha più fantasia di noi”; varie canzoni di Mina e poi una frase di Baricco “arriva un momento per capire cosa vale veramente e cosa no. Ti accorgi chi sono le persone vere e chi no...). (re.cro.)

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