Impianti sportivi, c’è il rischio revoca

Il Comune contesta alla società Alba Cavese la mancata manutenzione dei campi a San Pietro e a Santa Lucia

A ottobre del 2014 l’affidamento alla società Alba Cavese (con oneri di manutenzione e ripristino) degli impianti sportivi delle frazioni di Santa Lucia e di San Pietro era passato come un importante traguardo per rimediare alle gravi carenze strutturali dei due campi. A distanza di quasi due anni però i termini per la concessione non sono stati rispettati ed ora l’amministrazione deve vederci chiaro. Tra i possibili provvedimenti potrebbe esserci la revoca della concessione, ma intanto le strutture versano in precario stato di manutenzione tali da essere considerate inagibili sebbene siano utilizzate quotidianamente.

Dopo mesi di polemiche (che avevano interessato anche la Cavese dell’ex presidente Manna candidata alla gestione), bandi e rinvii nel 2014, infatti, l’allora amministrazione Galdi aveva concesso in affidamento, per quindici anni, entrambe le strutture alla società sportiva A.S.D Alba Cavese Calcio che si era impegnata a eseguire gli interventi necessari per il regolare funzionamento degli impianti.

La gestione tuttavia non è mai andata come previsto tanto che la stessa società sportiva è stata oggetto di diversi esposti fatti da altri sodalizi sportivi e associazioni presentati più volte all’attenzione dell’amministrazione, sia in sede di consiglio comunale che di commissione preposta, dal consigliere Massimiliano Di Matteo. I due campi in questione sono tra i più grandi e richiesti sul territorio metelliano ma sono stati inaccessibili per lungo tempo a causa dei diversi problemi di manutenzione e agibilità. In particolare un completo intervento di restyling era stato apportato nel marzo 2012 all’impianto di Santa Lucia, per un totale di 400mila euro. La struttura tuttavia era rimasta inutilizzata e dichiarata inagibile a causa di una infiltrazione d’acqua che aveva reso nullo qualsiasi miglioramento causando danni agli spogliatoi e al terreno di gioco; inoltre mancava la posa in opera delle nuove tubazioni del gas ed addirittura non era stato installato il contatore per l’energia elettrica.

L’affidamento alla A.S.D. Alba Cavese rappresentava quindi un importante traguardo per far sì che gli impianti ritornassero alla piena funzionalità sedando definitivamente le numerose polemiche che si erano create intorno alla situazione. Ma a quanto pare nulla è stato risolto. Alla concessione dei campi sarebbe dovuta seguire la presentazione di un attento progetto di riqualificazione.

«Quindi dal 2014 ad oggi – dice Di Matteo – non sono stati ancora eseguiti i lavori previsti dalla convenzione; c’è stata la consegna degli impianti senza sapere se questi siano agibili o meno. A mio avviso la revoca deve essere automatica, quindi devono essere requisiti gli impianti, effettuato il verbale di riconsegna al fine di consentire il passaggio ad altro concessionario dotato delle opportune capacità economiche tali da consentire un’idonea gestione. Ma soprattutto mi chiedo: gli eventuali danni consequenziali al mancato adeguamento chi li deve versare ora?».

Toccherà ora all’amministrazione fare luce sulla questione. Per il momento le due strutture sono state inserite nelle piano delle opere pubbliche da riqualificare entro l’anno che dovrà essere approvato nel prossimo consiglio. Per i due impianti sono previsti oltre 800mila euro (349mila San Pietro e 459mila Santa Lucia) per la manutenzione derivanti da fondi privati.

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