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Impianti per l’Universiade 2019, un restyling da 12 milioni

Non solo l’Arechi di Salerno, fondi per stadi e palasport di altri nove comuni

SALERNO - Quasi 12 milioni di euro per l’impiantistica sportiva nel Salernitano. Non è la pioggia di fondi che forse s’immaginava all’alba della marcia d’avvicinamento a “Napoli 2019”, però tocca farsi bastare quel che c’è per aprire - finalmente - il sipario su calcio, scherma e pallavolo, le tre discipline che porteranno la 30esima edizione dell’Universiade in provincia di Salerno. Fulcro dell’evento sarà il capoluogo con lo stadio Arechi, sede di finale per la medaglia d’oro. Ben 39 in totale le partite con location salernitane tra torneo maschile e femminile. Poi la scherma, che avrà come sua unica “casa” il nuovo Pala-Cus di Baronissi, presso il campus di Medicina, un impianto dedicato e realizzato grazie alla partecipazione nell’investimento dell’Università degli Studi di Salerno (circa cinque milioni la somma di cui s’è fatta carico l’ateneo, da aggiungere ai quasi due mezzo di fondi stanziati dalla Regione Campania). Lì saranno ospitate tutte le gare dello sport della “nobile arte”, per le armi del fioretto, della spada e della sciabola. Poi la pallavolo, che avrà come campo principale il PalaSele di Eboli (lavori per 670.790 euro per rendere ancora più efficiente la struttura che pochi mesi fa ha già ospitato la Volleyball Nations League femminile) ma farà tappa anche al PalaCoscioni di Nocera Inferiore (769.281 euro) e al Palasport di Pellezzano (a Capriglia sono necessari solo esigui interventi strutturali).