«Impariamo la lezione di Vassallo»

Presidente Boldrini ad Acciaroli per “legalità e ambiente”. Roberti: «Chi sa parli»

POLLICA. «La condivisione e la collaborazione devono guidarci, solo uniti riusciremo a giungere a capo della tragedia di Angelo Vassallo». Queste le parole con cui Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore e presidente della Fondazione Vassallo ha aperto l’evento “Legalità e ambiente, nel ricordo di Angelo Vassallo” che si è svolto ieri ad Acciaroli. Hanno preso parte Laura Boldrini, presidente della Camera; Franco Roberti, procuratore generale antimafia; Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo; Pier Giorgio Oliveti, direttore delle Città Slow International. Tanti i sindaci provenienti da ogni parte d’Italia, pochi quelli cilentani.

«Tutti i sindaci che non hanno lavorato per il bene comune - ha affermato il presidente Boldrini - devono venire qui nella Pollica di Vassallo a lezione. Se anche le istituzioni prendessero esempio da Angelo, potrebbero diventare più degne. Angelo è stato accusato di essere un visionario solo perché non voleva le nostre coste invase dal cemento o il mare inquinato. Ebbene, cari signori, i visionari sono altri, io invece voglio imparare da una persona che è morta per difendere la bellezza dei nostri luoghi». Per Roberti, «Angelo Vassallo è una vittima che aspetta giustizia. Mi prendo la piena responsabilità delle indagini, anche se le ho condivise con la collega Rosa Volpe e l’anticrimine di Salerno. Non avrò pace finché non si scoprirà chi l’ha ucciso. Più di una volta ci è sembrato di essere vicini alla verità, ma poi le prove non erano inoppugnabili. Chi sa parli».

Ha aggiunto Dario Vassallo: «La prima luce che ho visto dopo la morte di Angelo è il procuratore Roberti. Finché lo Stato ha il suo volto ci credo ancora in questo Stato, nonostante l’assassinio di mio fratello sia ancora impunito».

Andrea Passaro

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