Immobili e contanti sotto chiave

Sequestrati milioni di euro sui conti, cinque veicoli e anche tre lussuose ville

AGROPOLI. I due fratelli Vissicchio sono noti ad Agropoli, dove tempo fa avevano un’altra scuola poi chiusa, per la loro attività di gestione di istituti paritari. Da oltre un anno erano finiti nel mirino degli investigatori. A marzo del 2012 la Guardia di finanza fece irruzione nelle due sedi scolastiche di Laureana e Ceraso. In quella occasione fu accertato che le 18 classi erano deserte e che le assenze degli alunni non erano state annotate sui registri di classe. Come evidenziato allora dal gip nel provvedimento di sequestro preventivo, la scuola non funzionante, è un “apparato di facciata che maschera e mimetizza un’attività d’impresa poco focalizzata sulla didattica e molto all’aspetto economico del business legato agli esami di idoneità e ad una frequenza improbabile di alunni residenti in regioni lontane”.

Un’attività, come emerge dalle indagini, che ha consentito di costituire un ingente patrimonio. Le ulteriori indagini patrimoniali infatti, hanno permesso di individuare il complesso di beni immobili, automezzi, motoveicoli e disponibilità finanziarie riconducibili ai due fratelli, qualificabili come “delinquenti abituali”, in ragione di plurimi precedenti di polizia per reati associativi e contro la pubblica amministrazione, gravi reati fiscali e di bancarotta fraudolenta, abusivismo edilizio, abusivo porto di armi, violazione delle prescrizioni di sorveglianza speciale, violazione agli obblighi di dimora e danneggiamento. L’emersione di una evidente “sproporzione” tra i redditi dichiarati ed il patrimonio accumulato per effetto delle attività illecite investigate, valorizzato in oltre 6,6 milioni di euro, ha permesso alla Procura di Vallo della Lucania di chiedere al Tribunale di Salerno l’emissione nei confronti dei fratelli Vissicchio di una misura di prevenzione patrimoniale. (a. s.)