Immigrati, in arrivo 150 giubbini 

Sono dotati di catarifrangenti per prevenire gli investimenti serali dei tanti che vanno in bicicletta

In produzione circa 150 giubbotti catarifrangenti da consegnare agli extracomunitari che percorrono in bici di notte le strade ebolitane. Sta prendendo sempre più corpo l’iniziativa raccolta dall’amministrazione Cariello, con gli assessori Lazzaro Lenza e Mariasueva Manzione. Ieri il presidente della commissione Lavori pubblici, sicurezza e urbanistica, Pierluigi Merola, è stato ricontattato dai responsabili di una ditta battipagliese che realizza materiale antinfortunistico, la Pubblipoint: «Mi hanno confermato – ha annunciato Merola – che dopo gli incontri e le riunione della commissione hanno mandato in produzione circa 150 catarifrangenti che regaleranno (tramite Comune, polizia locale ed associazioni) agli extracomunitari che lavorano nei campi e che specie di mattina presto e di sera percorrono in bici la statale e le provinciali ebolitane».
È scattata dunque la gara di solidarietà: «Ringrazio la ditta di Battipaglia che gratuitamente fornirà di qui a una settimana i giubbotti – sottolinea Merola – ma anche alcuni imprenditori ebolitani si sono detti propensi. Ho naturalmente informato il sindaco Massimo Cariello, gli assessori e i consiglieri. Appena ricevuto il materiale, convocheremo forze pubbliche, associazioni e sindacati per distribuire i giubbotti. Credo che lo faremo per fine mese, al massimo a inizio marzo». Così il tema della sicurezza notturna sulle strade ebolitane ha riconquistato il centro del dibattito politico cittadino. Ovviamente i giubbotti catarifrangenti non sono l’unica soluzione per prevenire investimenti e salvare vite umane; altri rimedi prevedono interventi strutturali , a partire dal potenziamento dell’illuminazione e della segnaletica in modo da rendere sicure le strade. Oggetto di riflessione saranno le statali 18 e 19 e la provinciale 30, oltre alla litoranea, strade su cui maggiormente transitano con mezzi di fortuna e anche a piedi gli extracomunitari che tornano dal lavoro nei campi. Una questione sollevata anche dal sindacalista Antonio Rosamilia della Sicet Cisl, fra i primi a richiedere che la politica e gli amministratori locali facessero qualcosa per intervenire e tutela di questi lavoratori: «Molti extracomunitari utilizzano bici senza fari o si spostano a piedi sul ciglio della strada – ha spiegato – Di sera, con la visibilità ridotta, il rischio di incidenti è elevatissimo. Ben venga la distribuzione di questi giubbotti salvavita, ma vanno aumentati i pali della pubblica illuminazione. Quindi le forze competenti si attivino anche per migliorare la sicurezza stradale».
Antonio Elia
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