Controlli della Guardia di Finanza

NOCERA INFERIORE

Imbroglio sui carburanti In cinque vanno a giudizio

L'accusa è di uso improprio di combustibile per evitare il pagamento di imposte

NOCERA INFERIORE. Affronteranno il processo per la presunta sottrazione indebita di 52 mila litri di gasolio e 3000 di additivo agli accertamenti fiscali, con la conseguente evasione delle imposte previste, Giuseppe De Marinis, il 51enne imprenditore della Mexoil, Assunta Sirica, di Napoli, ventinovenne, Sergio Reale, cinquantaseienne, e Lorenzo e Gerardo Brillante, rispettivamente di settantanove e quarantanove anni.
In concorso tra loro, secondo le accuse degli inquirenti, i cinque realizzavano il “trucco” con un’operazione scoperta dagli uomini del nucleo polizia tributaria di Caserta sezione mobile.
In particolare, l’accertamento nasceva da una manovra sospetta effettuata da un’autocisterna in via Caiano, strada periferica di Nocera Inferiore, dove non è consentito il doppio senso di circolazione.
In quel frangente, i militari seguirono il mezzo pesante individuando un’area-deposito della ditta “trasporti Brillante”, col piazzale occupato per mezz’ora dall’autocisterna e la successiva fase di uscita.
Il controllo subito scattato dei finanzieri accertava che la cisterna era vuota: la successiva fase di verifica individuava l’accaduto, con il travaso nel deposito dei quantitativi di 52 mila litri di gasolio per autotrazione e tremila di additivo, effettuato con elettropompa e due muletti elevatori.
Una volta accertati i precedenti dei soggetti coinvolti, in particolare i Brillante, si avviava il sequestro dell’autocisterna.
L’obiettivo ipotizzato dagli uomini della Guardia di Finanza era l’evasione delle previste accise sul combustibile travasato, in modo illecito, con la sottrazione iniziale alle tasse previste.
Quel liquido viscoso, in particolare, era così destinato ad usi con imposte maggiori: il sequestro con controllo era stato effettuato il cinque ottobre 2015, data in cui partì l’indagine poi conclusa e ora arrivata alla fissazione del processo mediante emissione del decreto di citazione diretta a giudizio, col processo atteso al Tribunale monocratico di Nocera Inferiore.
Nel gennaio scorso Giuseppe De Marinis, titolare della Mexoil, già patron della Nocerina Calcio, attivo tuttora nel settore degli oli lubrificanti e carburanti, fu raggiunto da un atto intimidatorio, con l’esplosione di una bomba carta all’esterno di casa.
Tra le vicende a carico di De Marinis, resta la maxi inchiesta “Macchia d’olio” per evasione e truffa su accise e Iva, istruita dalla Procura di Nocera Inferiore, e ancora prima l’inchiesta sull’asse Nocera-Firenze, per reati simili, connessi alla filiera degli oli e al loro trasporto su scala internazionale.
Naturalmente adesso toccherà al giudice stabilire le eventuali responsabilità per le cinque persone finite sotto accusa dopo l’indagine della Finanza.(a. t. g.)
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