acque reflue 

«Illegittima la tassa da pagare al Consorzio»

CAPACCIO PAESTUM. Tassa acque reflue: i contribuenti chiedono al Consorzio di bonifica sinistra Sele di non pagare più quella che ritengono essere «una tassa illegittima». Portavoce della...

CAPACCIO PAESTUM. Tassa acque reflue: i contribuenti chiedono al Consorzio di bonifica sinistra Sele di non pagare più quella che ritengono essere «una tassa illegittima». Portavoce della problematica Nicola Nigro che, in una lettera inviata al commissario Biagio Franza, chiede chiarimenti «sulla ripristinata ed odiosa tassa già versata dai cittadini al Comune, sotto la voce acque reflue».
Nigro sostiene che non può essere richiesta. "«Anche Franza continua ad inviare ai cittadini una lettera - evidenzia Nigro - per riscuotere ancora l’odiata tassa, già pagata al Comune. Eppure, in un incontro con il sottoscritto, aveva evidenziato tutta la sua contrarietà. è stata introdotta solo una nuova terminologia per “assicurare difesa idraulica e tutela ambientale”.
È una tassa ingiusta per acque reflue camuffata nella sua richiesta, senza data, quali contributi relativi agli immobili e/o extragricoli che, in effetti, viene pagata già al Comune di Capaccio. Nigro rileva come nelle sentenze, e nelle normative della Regione viene evidenziato che «non hanno l’obbligo del pagamento del contributo di bonifica i proprietari di immobili assoggettati alla tariffa del servizio idrico integrato ( ai sensi dell'articolo 14 della Legge 36 del 5 gennaio 1994) comprensiva della quota per il servizio di pubblica fognatura. Il Consorzio oltre all’acqua potabile, null’altro servizio fornisce agli utenti di Capaccio scalo. Le precedenti amministrazioni sospesero nel 1998 l’emissione di ruoli, che richiedevano il pagamento di tributi in zone urbane non servite da opere consortili, ma gestite dall’ente locale. In seguito fu riattivata». Nigro conclude: «Bisogna prendere atto che il governo delle istituzioni spesso produce incoerenze, abusi ed arbitrarietà». (a. s.)