l’inchiesta

Illecita vendita e acquisto di cellulari Tre a processo

Affronteranno il processo in tre per acquisto di merce di illecita provenienza sull’asse Scafati-Cava de’ Tirreni, gli imputati Vincenzo Petrillo, Carmine Rosa e Daniele Consalvo, i primi due di...

Affronteranno il processo in tre per acquisto di merce di illecita provenienza sull’asse Scafati-Cava de’ Tirreni, gli imputati Vincenzo Petrillo, Carmine Rosa e Daniele Consalvo, i primi due di Scafati e il terzo di Cava, finiti nell’inchiesta originaria della Procura di Nocera Inferiore insieme a un quarto uomo, il cavese Armando Bisogno, 36 anni, accusato in concorso dell’accusa di incauto acquisto e da solo di appropriazione indebita di telefoni cellulari di proprietà del titolare di una società di Scafati.

I tre sarebbero i complici-beneficiari di Bisogno, di professione autista per conto di un gruppo aziendale di corriere espresso. In particolare l’uomo, impiegato alla guida di un furgone per conto di una società di trasporti e logistica, si adoperava per la rivendita illecita di sei telefoni cellulari da consegnare all’acquirente, in particolare cinque Nokia Lumia e un Samsung S4, commercializzati per strada, regolarmente confezionati eppure smerciati in modalità atipiche, tali da lasciare elementi di dubbio. Per questo, con le rivendite effettuate fuori dai regolari punti commerciali, con la caratteristica del prezzo stracciato rispetto a quello di mercato regolarmente previsto, la procura iscrisse nel registro degli indagati i tre attuali imputati, attesi dal dibattimento fissato al prossimo 19 settembre 2017 davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Nocera Inferiore, presidente Rossetti.

Secondo le accuse contestate, tra il settembre e l’agosto 2013, Bisogno aveva in carico la merce, con i telefoni cellulari di proprietà di una società con sede a Scafati. Fu lui, che ha chiuso con un patteggiamento la sua vicenda, incurante della documentazione di trasporto e della mansione di consegna, a chiudere gli affari con cifre tra i 50 e i 100 euro, reimmettendo la merce sul mercato.

Alfonso T. Guerritore

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