Il web come alleato per la dieta

Fiorella Loffredo condivide su Facebook la sua battaglia contro i chili di troppo

È salita sulla bilancia e in un video postato su Facebook ha mostrato il suo peso: 111,3 kg. Fiorella Loffredo, collaboratrice del nostro quotidiano, ha 39 anni e, sì, è una donna oversize. Guai a chiederle se si sente brutta, «non è capitato neanche un giorno della mia vita». E guai anche a pensare di trovarsi di fronte una donna triste che indossa abiti tristi. Tutt’altro. Fiori, pois, righe e colori, tanti colori, la fanno da padrona nel suo guardaroba. Fiorella però ha deciso comunque di dire «basta»: al suo maxi peso. E ha deciso di farlo attraverso quella che lei definisce una «terapia di comunità per riuscire ad entrare almeno in una taglia 46». Si è affidata cioè a Facebook e ad una pagina-blog “Fiorella basta” e a video su youtube. «Ho deciso di mettere in pubblica piazza la mia vita da oversize per ricevere aiuto in quello che sarà un lungo percorso – spiega – Ho deciso di farlo non perché io stia male a vivere così, ma perché vorrei raccontare quelle difficoltà quotidiane che incontra chi ha parecchi chili di troppo». E così Fiorella le racconta le difficoltà: attraverso l’ironia. In un video, ad esempio, mostra «le acrobazie che devo fare per mettere lo smalto sui piedi visto che ho un salvagente addosso», inquadra come non riesca proprio a chiudere la zip di un jeans comprato tempo fa e ammette che no, lei proprio non ce la farebbe a scappare via in caso di eruzione di un vulcano. Fiorella si racconta, dunque. «Ovvio che le difficoltà le ho incontrate, soprattutto durante l’adolescenza quando i tuoi coetanei sono crudeli e ti prendono in giro. Ma sia chiaro, ho avuto momenti belli e brutti proprio come le magre. Io mi sono sempre piaciuta, non ho mai avuto come obiettivo quello di nascondere il mio corpo». Ora però qualcosa è cambiato. «Voglio sentirmi ancora più libera – racconta – di comprare il vestito che tanto desidero, di fare una corsa sulla spiaggia senza il fiatone, voglio entrare in un negozio e non sentirmi dire “no la sua taglia noi non l’abbiamo”. Che poi: ma tu li hai visti i vestiti per noi donne curvy? Sono brutti, tristi e pure costosi». Quindi è partita la dieta, seguita da un medico. E alla sua terapia di comunità si è aggiunto un pezzo che non si aspettava. «Tantissime persone sono rimaste sorprese del fatto che ho mostrato a tutti il mio peso, mi hanno ringraziato, mi hanno detto che le sto aiutando a prendere consapevolezza di se stesse. Insomma mi hanno detto “se ce la fai tu, voglio farcela anche io”. E questa cosa oltre a rendermi felice mi ha anche responsabilizzato di più».