L'EMERGENZA EPIDEMIA

Il virus a scuola, Bianchi smentisce De Luca

«In Campania i casi fra i giovani sono inferiori alla media italiana». Costiera, “piovono” riaperture

Agropoli, vaccini: un open day su prenotazione per adolescenti

SALERNO - De Luca attacca, il Governo risponde. Una guerra a colpi di numeri, quella sulla scuola, che ieri ha avuto una nuova “battaglia”. Lunedì, infatti, il Governatore della Regione Campania ha inviato i numeri dei contagi - pari quasi a 25mila casi - tra la popolazione scolastica della scorsa settimana ai ministri della Salute e dell’Istruzione, Roberto Speranza e Patrizio Bianchi. E proprio quest’ultimo, alla Camera, ha risposto evidenziando come la situazione delle scuole della “terra felix” sia tutt’altro che così compromessa. Secondo i numeri in possesso di Bianchi, infatti, in Campania c’è il 4,9% delle classi in quarantena, dato percentuale al di sotto della media nazionale che si attesta al 6,6%. Ed è superiore alla media nazionale anche la quota degli studenti che stanno seguendo le lezioni fra i banchi: in Campania, infatti, il 90,2% della popolazione scolastica non è incorsa in quarantene o altri problemi collegati al Covid, dato superato soltanto da Friuli Venezia Giulia e Sardegna. In Italia, invece, la percentuale media si abbassa all’88,4%.

Numeri che, dunque, sembrano andare in contrasto con quelli diffusi con qualche ora d’anticipo dalla Regione. E, anche questi dati, diventano motivo di contestazione: «Così c’è una fotografia riduttiva del disagio che si sta vivendo nelle scuole», evidenzia Rino Di Meglio, coordinatore nazionale del sindacato Gilda. «Il dato del 4,9% di classi in Dad e quarantena relativo alla Campania è del tutto fuorviante dal momento che un centinaio di sindaci ha emanato ordinanze di chiusura delle scuole dopo la pausa natalizia».

E, a proposito di scuole chiuse, stanno “cadendo” gli ultimi baluardi nel Salernitano. Torneranno tra i banchi oggi, infatti, gli studenti di Amalfi e a partire da lunedì prossimo gli alunni di gran parte degli altri comuni della Divina. È quanto stabilito dai primi cittadini della Costiera Amalfitana dopo la decisione di chiudere in via precauzionale e in maniera comprensoriale gli istituti di ogni ordine e grado. Daniele Milano, sindaco di Amalfi, ha deciso di riaprire immediatamente le scuole. Una decisione complessa che scaturisce dalla riduzione dei casi di positività scesi dai 349 dall’11 gennaio ai 179 attuali - ma che, inevitabilmente, preoccupa i cittadini. In particolare perchè ad Amalfi sono presenti diverse scuole secondarie di secondo grado, con gli studenti che arrivano da diversi comuni della Costiera Amalfitana. La linea dei sindaci della Divina è stata unanime e ha seguito la linea della prudenza. In considerazione del fatto che il numero di positivi dopo Capodanno aveva superato il 5% del totale dei residenti. Negli altri comuni della Costiera sono già stata predisposti una serie di screening ai quali seguirà la riapertura a meno che non vengano palesate situazioni di particolare pericolo.

A Tramonti sabato, in occasione dell’Open Day vaccinale, sarà effettuato lo screening agli studenti all’esito del quale il sindaco Domenico Amatruda farà le valutazioni del caso. Il sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, ha già annunciato che gli studenti potranno fare il loro ritorno tra i banchi già lunedì e che sabato sarà effettuato uno screening. Anche il sindaco di Minori, Andrea Reale, ha predisposto la riapertura dell’istituto cittadino dall’inizio della prossima settimana. Previsti nel weekend screening per gli studenti di Ravello e Scala che saranno propedeutici al ritorno tra i banchi nella giornata di lunedì.

Salvatore Serio