Il vicesindaco Tozzi difende Gioia «Sta lavorando bene»

L’assessore era stato criticato dal coordinatore Di Cunzolo La sindaca Francese: «Chi spera in spaccature resta deluso»

«Michele Gioia sta lavorando molto e lo sta facendo bene». Il vicesindaco Ugo Tozzi difende l’assessore criticato da Bruno Di Cunzolo, e due consiglieri comunali smentiscono il coordinatore. L’assessore Gioia, interpellato, decide di non ribattere all’architetto Di Cunzolo che aveva parlato “di un forte dissenso” tra lui e Gioia.

La sua posizione non è in discussione, ma la sindaca, Cecilia Francese, preferisce non intervenire sulla polemica sollevata da Di Cunzolo, coordinatore politico della maggioranza. La sindaca si limita a ripetere che «chi spera in spaccature in maggioranza resterà deluso».

Sono ore frenetiche per la politica battipagliese. Il documento politico proposto dal forzista Valerio Longo e sottoscritto da altri consiglieri di maggioranza, che lamentano uno scarso coinvolgimento nell’azione di governo, rischia di lasciare strascichi. L’amministrazione è sorpresa dalle dichiarazioni del coordinatore di maggioranza, che ha avallato la nota consiliare e ha denunciato «un forte dissenso con Michele Gioia», parlando di «qualche assessore abituato a logiche politiche diverse e provenienti da scuole politiche degeneri». Il vicesindaco Ugo Tozzi vuole un confronto: «In giornata – annuncia – incontrerò il coordinatore, per capire che problema ci sia». E aggiunge: «Farò una riunione coi capigruppo per capire cosa vogliamo fare dopo questi 8 mesi». Tozzi vuol vederci chiaro: «Voglio capire – dice sui malumori consiliari – se il mal di pancia è venuto soltanto a qualcuno o a tutti». Da qui l’avvertimento ai consiglieri comunali: «Se ci sono dei problemi, noi siamo a completa disposizione, perché la politica non si fa sui giornali o sui social». In riferimento alla febbre da media e social, il vicesindaco sembra lanciare un ultimatum: «Questo è destabilizzare, e, se si continua così, farò delle serie riflessioni sul futuro». E al consigliere comunale Antonio Sagarese, che aveva chiesto alla Francese la sua testa, Tozzi ribatte: «È un attacco strumentale da chi non ha partecipato a nessuna riunione se non all’inizio, nel periodo natalizio, quando avrebbe dovuto organizzare gli eventi e poi s’è visto com'è andata...».

E i consiglieri vicini a Tozzi, Angelo Cappelli e Francesca Napoli, chiamati in causa da Di Cunzolo («hanno intensamente caldeggiato la stesura del documento»), smentiscono l’architetto: «Il nostro gruppo – dicono – non ha mai caldeggiato alcunché, tant’è vero che la nota proviene da un altro gruppo politico». Comunque, i due, che da ora protocolleranno al sindaco richieste relative al programma elettorale, dichiarano che «non si può non condividere l’esigenza di riportare al centro il ruolo del consigliere comunale». Ammettono che «ad oggi la giunta si è occupata solo di ordinaria amministrazione», ma a causa del “vuoto” pregresso e chiedono che «la politica sia di nuovo al centro del dibattito».

A difesa di Gioia, anche Carlo Zara: «Ho contribuito alla formazione politica di Gioia» ricorda e si dice convinto che tra Gioia e Di Cunzolo, «per valori morali e politici, ci sia un fossato che neanche un oceano potrebbe colmare».

Carmine Landi

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